L’analisi del corpo e la tesi dell’omicidio
Il giallo della morte di Liliana Resinovich si arricchisce anche delle conclusioni della dottoressa Cristina Cattaneo, medico legale tra i più autorevoli in Italia. La sua relazione – che ha avuto un forte impatto nelle ultime fasi investigative – non esclude l’ipotesi di suicidio, ma propende per quella dell’omicidio. Secondo Cattaneo, Liliana sarebbe stata uccisa il giorno stesso della scomparsa e il suo corpo non sarebbe mai stato spostato dal luogo in cui è stato trovato. Una tesi che, se confermata, attribuisce grande rilevanza al filmato recentemente emerso. Se l’uomo con la coppola fosse davvero legato alla scena del crimine, si tratterebbe di una scoperta di primaria importanza. Gli inquirenti stanno ora lavorando per verificare ogni dettaglio del video, con l’aiuto di tecnologie di riconoscimento facciale. (Continua dopo le foto)

Un compleanno mancato e una verità ancora lontana
Il 26 aprile scorso Liliana Resinovich avrebbe compiuto 67 anni. Invece di una celebrazione, i familiari hanno vissuto un nuovo momento di dolore, segnato da ricordi e interrogativi sempre più pressanti. Da oltre tre anni, l’Italia segue con attenzione questo caso, che ha tenuto banco nei principali programmi di cronaca nera e generato migliaia di pagine di indagini. Ora, con l’arrivo di nuove prove, immagini e consulenti, il fascicolo potrebbe finalmente imboccare una direzione più chiara. Resta solo da capire se sarà sufficiente per fare luce su un delitto che, fino a oggi, non ha ancora trovato giustizia.