L’esposto e il riconoscimento della persona offesa
In questo scenario, Sergio Resinovich, fratello della vittima, ha presentato un esposto richiedendo “accertamenti rigorosi sulla torbida vicenda legata alla frattura della vertebra”, come sottolineato dall’avvocato Nicodemo Gentile. L’avvocato ha confermato che «abbiamo appreso che vi è formalmente un indagato», precisando che Sergio è ora riconosciuto come persona offesa nel procedimento, dettaglio che modifica significativamente l’iter giudiziario.

Accertamenti su Giacomo Molinari e nuovi interrogativi
Secondo quanto riferito dal legale a Fanpage.it, l’indagine riguarda fatti successivi al 7 maggio 2025 e coinvolge Giacomo Molinari, formalmente iscritto nel registro degli indagati. Le autorità stanno analizzando approfonditamente le sue dichiarazioni e le discrepanze evidenziate nelle diverse fasi dell’esame autoptico. Questa nuova direzione investigativa apre scenari inediti e potrebbe influenzare la lettura complessiva delle lesioni e delle dinamiche che hanno portato al decesso di Liliana Resinovich.
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L’inchiesta prosegue: la frattura vertebrale al centro della scena
Le indagini continuano, mentre permangono numerose incertezze sul caso. Le divergenze tra i vari consulenti tecnici, le nuove perizie e la presenza di un indagato per un dettaglio tanto rilevante mantengono alta l’attenzione pubblica. In questa fase, la frattura della vertebra T2 potrebbe rappresentare la chiave per chiarire definitivamente le cause della morte di Liliana Resinovich, segnando un possibile punto di svolta in una vicenda che da tempo attende risposte definitive.