È morto a 70 anni René Kirby, l’attore di “Amore a prima svista” era nato con la spina bifida
René Kirby è morto all’età di 70 anni presso l’University of Vermont Medical Center, dove era stato ricoverato per problemi renali, vescicali ed esofagei, aggravati da infezioni multiple. La notizia è stata confermata dal fratello Jon Kirby al quotidiano Seven Days. L’attore, noto per il ruolo di Walt nel film “Amore a prima svista” del 2001 diretto dai fratelli Farrelly, era sopravvissuto a un cancro alla gola, ma aveva perso l’uso della voce dopo l’asportazione della laringe.
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René Kirby, dal Vermont a Hollywood
Nato con una forma grave di spina bifida, Kirby aveva trascorso gran parte della sua vita muovendosi sulle mani, senza mai considerarsi “diverso”. Come raccontava in un’intervista del 2008 a Seven Days, “camminare sulle mani è tutto ciò che ho sempre saputo, non mi sono mai considerato disabile”. Notato dal regista Peter Farrelly durante le riprese di Io, me e Irene nel 1999, Kirby fu poi scelto per il film con Jack Black e Gwyneth Paltrow, interpretando il ruolo del coinquilino Walt, personaggio memorabile per ironia e originalità.
Dopo il debutto, René Kirby tornò a lavorare con i fratelli Farrelly nel 2003 in Stuck on You (Fratelli per la pelle), dove interpretò Phil Rupp. Ebbe inoltre una piccola parte nella serie Carnivàle nel 2005. Prima di diventare attore, Kirby aveva lavorato per IBM per 20 anni ed era un appassionato di nuoto e sci, sport che praticava regolarmente nonostante le sue condizioni fisiche. Per Peter Farrelly, “ha una gioia di vivere contagiosa”, come dichiarò nel 2001 al Burlington Free Press.

Le parole del fratello di René
Kirby era il secondo di sette figli, cresciuto a South Burlington, nel Vermont. Era sopravvissuto al padre Don, scomparso tre anni fa, e lascia la madre Janet e i sei fratelli. Il più giovane, Jon, lo ha ricordato con affetto: “Mi ha mostrato che non ci sono limiti a ciò che chiunque può fare”. Una delle sue frasi preferite era: “Non devi alzarti in piedi per distinguerti”. E René, in effetti, non si è mai alzato. Ma si è distinto, eccome.