
Lutto nel cinema italiano, addio al leggendario attore – Una vita tra il cinema e la riservatezza. Un berretto calato sugli occhi, uno sguardo pieno di interrogativi e un silenzio che diceva più di mille battute. È così che il pubblico di ogni generazione ha conosciuto il bambino indimenticabile di Ladri di biciclette, capolavoro neorealista diretto da Vittorio De Sica. Il suo volto, simbolo dell’innocenza in un’Italia appena uscita dalla guerra, è rimasto impresso nella memoria collettiva. E oggi, con la sua scomparsa, si chiude un cerchio che ci riporta a un tempo in cui il cinema raccontava la miseria con verità e poesia.

Lutto nel cinema italiano, addio al leggendario attore
Si è spento a Roma all’età di 85 anni l’attore che prestò il volto al piccolo Bruno. Il decesso è avvenuto nella mattinata del 5 giugno. La notizia ha colpito profondamente il mondo del cinema e non solo: sebbene da anni lontano dai riflettori, il suo nome è rimasto legato a uno dei film italiani più celebri di tutti i tempi. In quella pellicola, interpretava il figlio di Antonio Ricci (Lamberto Maggiorani), protagonista di una struggente ricerca per le vie della Capitale devastata dal dopoguerra.

Chi era Enzo Staiola, l’attore di “Ladri di biciclette”
Enzo Staiola, nato a Roma il 15 novembre 1939, venne notato per caso da Vittorio De Sica mentre camminava per strada. Nessuna scuola di recitazione, nessuna ambizione da star: fu la naturalezza del bambino a colpire il regista, che lo scelse per un ruolo diventato leggendario. Il film uscì nel 1948 e vinse numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui l’Oscar al miglior film straniero nel 1950. Staiola, a soli nove anni, divenne il volto di un’intera stagione del cinema italiano.
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