È morto Enrico Lanzi, l’ex difensore che aveva giocato con il Milan
La notizia della scomparsa di un difensore che ha scritto pagine sincere della storia del Milan negli anni Settanta ha scosso la comunità sportiva. Enrico Lanzi è cresciuto nelle giovanili rossonere, il suo percorso lo aveva portato a maturare lontano da casa, vivendo l’esperienza di una promozione epica sotto la guida di un allenatore carismatico. Quella parentesi aveva forgiato il suo carattere, insegnandogli il valore della crescita passo dopo passo.
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Da Milano alla provincia: il viaggio del calciatore
La carriera del difensore si è poi intrecciata con quella di tante squadre di provincia: Varese, Perugia, Monza, Campobasso, Paganese, fino all’ultima avventura a Broni. Squadre in cui il suo contributo è stato silenzioso, ma fondamentale, incarnando lo spirito di chi non cerca la ribalta ma la sostanza, giorno dopo giorno, partita dopo partita.
Conclusa la sua esperienza sul campo, ha continuato a trasmettere valori e passione ai più giovani, dedicandosi al ruolo di allenatore nelle realtà locali. Il suo legame con la provincia era forte, radicato in quella terra che aveva scelto come casa e dove era apprezzato da colleghi, amici e giovani calciatori.

L’eredità di un uomo d’altri tempi
Oggi il calcio piange un protagonista magari dimenticato dai riflettori, ma mai dai tifosi. Un interprete autentico dello sport, capace di vivere il campo con passione, misura e rispetto. La sua storia è quella di chi insegna che la grandezza, a volte, si misura nel silenzio e nella coerenza dei gesti quotidiani.
In queste ore, il cordoglio si fa sentire forte: ex compagni, società e tifosi si stringono nel ricordo. Il Milan lo ha salutato pubblicamente, lasciando un messaggio che riassume la sua eredità: “la famiglia rossonera non dimenticherà mai chi ha dato tutto per questa maglia”.