La carriera di Sidio Corradi: dagli esordi al mito rossoblù
Il calcio italiano saluta con profonda commozione Sidio Corradi, storico attaccante scomparso all’età di 80 anni dopo una lunga lotta contro la malattia. Nato nel 1944, Corradi ha iniziato il suo percorso calcistico giovanissimo, debuttando in Serie A con il Bologna nella stagione 1963/64, anno in cui la squadra emiliana conquistò uno storico scudetto. Nel corso degli anni, il suo talento lo ha portato a vestire anche le maglie di Vicenza, Cesena e Varese, ma è con il Genoa che Corradi ha trovato la piena consacrazione.
Tra il 1970 e il 1976, Corradi ha indossato la casacca del Grifone in 117 partite, realizzando 34 reti e contribuendo in modo determinante alla risalita del club dalla Serie C alla massima divisione. La sua freddezza in area di rigore e il senso di appartenenza ai colori rossoblù lo hanno reso un punto di riferimento per i tifosi della Gradinata Nord e un simbolo della rinascita genoana in quegli anni cruciali.
Dotato di grande tecnica e spirito di sacrificio, Corradi era apprezzato non solo per le sue doti realizzative, ma anche per la capacità di guidare i compagni e trasmettere entusiasmo all’intera squadra. Il suo contributo fu decisivo soprattutto nelle stagioni più difficili, quando il Genoa affrontava sfide fondamentali per il proprio futuro sportivo.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Sidio Corradi ha scelto di restare vicino alla città di Genova e al club rossoblù, dedicandosi alla crescita delle giovani promesse. Ha allenato a lungo le formazioni giovanili del Genoa, arrivando a guidare la Primavera nella stagione 2010/11 e diventando un punto di riferimento per tanti ragazzi che hanno potuto beneficiare della sua esperienza e dei suoi insegnamenti.

L’ultimo saluto e il ricordo indelebile
Ad aprile, quando la malattia aveva già segnato il suo fisico, Corradi manifestò il desiderio di salutare per un’ultima volta il pubblico del Ferraris e la Gradinata Nord. In occasione della partita tra Genoa e Cagliari, la società gli concesse di entrare in campo durante il riscaldamento, regalando a lui e ai tifosi un momento di grande emozione, rimasto impresso nella memoria collettiva.
Il gesto della società e l’abbraccio del pubblico hanno rappresentato un tributo autentico a una figura che ha incarnato per decenni i valori più puri dello sport: lealtà, passione e dedizione. Corradi, anche nei momenti più difficili, non ha mai smesso di essere un esempio per i giovani e per chiunque ami il calcio.
Un’eredità che va oltre il campo
L’eredità lasciata da Sidio Corradi non si limita ai numeri e ai successi raggiunti: il suo modo di vivere il calcio e la sua vicinanza alla gente di Genova hanno segnato profondamente la storia del Genoa. Molti ex compagni di squadra, dirigenti e giovani calciatori lo ricordano per la generosità e la capacità di trasmettere valori fondamentali dentro e fuori dal campo.
La scomparsa di Corradi rappresenta una perdita significativa per il panorama sportivo nazionale. Il suo nome resterà per sempre legato ai colori rossoblù e alla passione di una tifoseria che lo ha amato e sostenuto in ogni fase della sua carriera. Il Genoa e il mondo del calcio italiano si stringono attorno alla famiglia, rendendo omaggio a una figura indimenticabile.