Opere principali e riconoscimenti internazionali
L’approccio di Jacobs al cinema si è sempre contraddistinto per la radicalità e la costante ricerca formale. Tra i suoi primi lavori si ricorda “Orchard Street” (1956), documentario sul Lower East Side. Il film più celebre, “Tom, Tom the Piper’s Son” (1969), consiste nell’analisi e destrutturazione di un corto del 1905: un’opera che, nel 2007, è stata inserita nel National Film Registry della Library of Congress per il suo valore innovativo. Tra le altre opere di rilievo figurano “Perfect Film” (1986), “Opening the Nineteenth Century: 1896” (1990) e “Star Spangled to Death” (2004), quest’ultimo un collage di quasi sette ore realizzato con materiali d’archivio e dedicato alla storia culturale e politica degli Stati Uniti dal secondo dopoguerra a oggi.
Iniziato nel 1957, il film venne completato quasi cinquant’anni dopo, testimonianza della dedizione e della visione di Jacobs.

RIP to the great Ken Jacobs (1933-2025) ❤️🩹 pic.twitter.com/74mIPoOUuW
— Film Forum (@FilmForumNYC) October 6, 2025
Riconoscimenti e lascito culturale
Le opere di Ken Jacobs sono state presentate nei principali festival cinematografici internazionali, come Berlino, Londra e New York, nonché in istituzioni di prestigio quali il MoMA, il Whitney Museum e il Centre Pompidou. Nel corso della sua carriera, il regista ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Maya Deren Award dell’American Film Institute, una borsa Guggenheim e finanziamenti dal National Endowment for the Arts e dalla Rockefeller Foundation.
Ken Jacobs lascia due figli: il regista Azazel Jacobs e l’artista Nisi Ariana. Il suo contributo al cinema sperimentale rimarrà un punto di riferimento per le future generazioni, grazie alla capacità di interrogare e ridefinire continuamente i confini della visione cinematografica.