Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Le faceva innamorare tutte”. Lutto nella musica italiana: l’annuncio doloroso

Storica foto d’archivio che immortala i protagonisti delle notti italiane

Un addio sentito: l’eredità del dj che ha segnato un’epoca

Gli amici di una vita, veri compagni di viaggio tra le follie degli anni d’oro, hanno scelto parole intrise di affetto per ricordarlo. Lauro Bonacini e Andrea Gasparini, colonne portanti delle notti più memorabili, hanno rievocato il suo spirito libero e la capacità di rendere ogni serata un evento. Marco Campagnoli aveva 66 anni, ma quell’entusiasmo da eterno ragazzo non l’aveva mai abbandonato. La sua storia si intreccia con quella dei locali più celebri, da Riccione a Milano, passando per Reggio Emilia: ogni palco, ogni consolle, ogni sorriso era un tassello di una leggenda che ancora oggi fa vibrare il cuore di chi c’era.

Testimonianze e ricordi: la voce degli amici di Marco Campagnoli

“Era un ragazzo speciale. Quando lo conobbi, nelle discoteche reggiane, io avrò avuto 13 anni e lui, più grande di me, era già un grande protagonista della notte”, racconta Bonacini, visibilmente commosso. “Inizialmente aveva lavorato al ’501’ di Gualtieri e da lì fu poi chiamato a fare parte dello staff del Marabù. Gasparini, patron della discoteca di Villa Cella, diceva sempre che Marco era il numero uno. Era empatico e con le donne ci sapeva fare, forse, più di tutti gli altri”.

Il percorso umano e professionale di Marco Campagnoli si riflette anche nei racconti condivisi sui social, dove colleghi e amici hanno celebrato la sua autenticità e la capacità di unire passione e leggerezza. E non potevano mancare le parole di Bonvi, che ha affidato ai ricordi e alle immagini un omaggio sentito: “Tu, bello, giovane e sorridente. Io, te ed Enzo (Persuader) scatenati dell’indimenticabile ’Tre per te’”.

Scatto d’epoca che ritrae il dj insieme ai suoi storici amici e colleghi

L’arte di reinventarsi: la fotografia come nuovo palcoscenico

Gli anni Duemila hanno segnato una svolta inattesa: la passione per la fotografia è diventata il nuovo linguaggio attraverso cui esprimere la propria creatività. “L’ultima volta ci siamo incontrati a un evento a Reggio, ma anche ad una grande festa all’Acquatico”, confida ancora Bonacini, rievocando la capacità di trasmettere energia anche lontano dalla consolle. I suoi scatti, sospesi tra passato e presente, conservano l’essenza di una vita vissuta intensamente, fissando per sempre emozioni e sguardi che la musica aveva saputo accendere.

Marco Campagnoli: l’eredità che non svanisce

La scomparsa dello storico dj Marco Campagnoli non cancella solo una presenza, ma porta via un frammento di storia della notte italiana. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un’anima brillante, capace di valorizzare chiunque gli stesse accanto. Forse è proprio questa la sua vera eredità: “l’eco di un sorriso che continua a risuonare, come una canzone che non smette mai davvero di finire”.

Così, tra ricordi e nuove emozioni, la sua storia resta viva. E chissà, forse in qualche angolo di pista, quella musica non smetterà mai di suonare davvero.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure