John Beam è morto: il coach di “Last Chance U” ucciso a Oakland
Le notizie ufficiali hanno confermato i dettagli di un evento tragico che ha scosso gli Stati Uniti: l’allenatore di football John Beam, 66 anni, noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie Netflix Last Chance U, è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco. L’attacco è avvenuto nel campus del Laney College a Oakland nella giornata di giovedì 13 novembre.
Un uomo si è introdotto all’interno della struttura e ha aperto il fuoco contro il coach, togliendogli la vita. Secondo quanto riportato da fonti di stampa, tra cui la BBC, la polizia di Oakland è riuscita a identificare e arrestare un sospettato poche ore dopo il drammatico evento.
Leggi anche: Esplode stazione di polizia: nove morti e decine di feriti
L’arresto del sospettato e il mistero del movente
Il presunto autore della sparatoria, identificato come Cedric Irving Jr., è stato intercettato e arrestato dalle forze dell’ordine alla fermata di un autobus. Al momento dell’arresto, l’uomo aveva con sé una pistola. Nonostante la rapida identificazione e la cattura, il movente dietro l’omicidio di John Beam non è stato ancora chiarito dalle autorità.
I primi dettagli emersi in fase di indagine, come riportato dalla BBC, escludono che si tratti di un ex atleta allenato da Beam: “Non avevano alcun rapporto, John Beam era solito aiutare tutti nella comunità”, ha dichiarato la Polizia, pur ammettendo che il sospettato conosceva l’allenatore e “era solito gironzolare per il college”. La giustizia è attesa mentre la comunità cerca risposte.
Il ricordo del coach e l’impatto di Last Chance U
La figura di John Beam è divenuta un simbolo a livello globale grazie alla quinta stagione di Last Chance U, la docu-serie di Netflix che segue il percorso di atleti che cercano un riscatto sportivo. In quella stagione, Beam ha guidato la squadra del Laney Eagles, imponendo un regime di allenamento rigoroso ma formativo, mostrando al mondo il suo approccio nel trasformare il potenziale in disciplina.
La sua eredità, come ribadito da chi lo ha conosciuto, è quella di un uomo che per oltre quarant’anni ha formato dei ragazzi capaci di essere leader dentro e fuori dal campo. L’omicidio ha scosso la comunità sportiva e non solo, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare, mentre la vicenda del suo assassino continua a essere indagata.