Il brano dimenticato (ma non da lui)
Pur non avendo mai inciso brani ufficiali con la band, Paul Mario Day si considerava parte integrante del seme da cui sarebbe nato uno dei gruppi più iconici del metal. E aveva sempre sostenuto di aver contribuito alla scrittura di Strange World, canzone inclusa nel primo album degli Iron Maiden del 1980. Una ferita mai del tutto rimarginata. “Fa ancora male pensare che la prima canzone che ho composto sia finita su un album di grande successo e nessuno sappia che è anche merito mio”, dichiarò in una vecchia intervista. Solo nel 2019 raccontò di aver fatto pace con il passato, chiudendo quel capitolo con la consapevolezza di aver comunque lasciato un segno.

Una carriera oltre il mito
Dopo l’avventura con i Maiden, Day non lasciò la musica. Entrò nei More e nei Wildfire, due formazioni minori ma fondamentali nel panorama del metal britannico tra gli anni Settanta e Ottanta. La svolta arrivò nel 1985, quando fu chiamato a far parte della nuova incarnazione degli Sweet, gruppo simbolo del glam rock inglese, guidato da Andy Scott e Mick Tucker. Un altro tassello importante di una carriera fatta di concerti, studio e fedeltà assoluta alla musica. Negli anni Ottanta, Paul Mario Day scelse di lasciare l’Inghilterra e stabilirsi in Australia, terra che gli offrì un ritmo diverso ma la stessa passione per la musica. Lì ha continuato a esibirsi, insegnare, incidere, rimanendo attivo fino agli ultimi anni della sua vita.
Nonostante il nome non sia rimasto inciso nelle copertine dei grandi dischi, è rimasto legato agli albori di un’epopea musicale che ha segnato milioni di persone. Per molti, era il “cantante dimenticato” dei Maiden. Per chi lo ha conosciuto, un musicista generoso, coerente e fedele alla propria storia, anche nelle sue ombre. Con la sua morte, se ne va un frammento della storia originaria degli Iron Maiden. Un frammento fragile, spesso ignorato, ma indispensabile per capire dove tutto è cominciato. La voce che non ha inciso dischi, ma che ha dato forma alle prime note. Un inizio, forse non perfetto, ma sincero. E per questo, ancora oggi, meritevole di rispetto.