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Lutto nella musica, ci lascia per sempre un grande artista

La carriera musicale di James Senese: esordi e ascesa

La parabola artistica di James Senese inizia con gli Showmen, ma è nel 1974, con la fondazione dei Napoli Centrale insieme a Franco Del Prete, che l’artista compie la svolta decisiva. Il gruppo dà voce a una nuova generazione, fondendo jazz, funk, rock e dialetto napoletano in un linguaggio sonoro originale e potente. Raccontava: “Volevamo aprire la porta a tutti i musicisti del Sud”, e questa apertura si riflette nella musica che diventa manifesto di riscatto per chi vive nelle periferie, nei cantieri e nei porti.

Brani come ‘Ngazzate nire, Napule t’è scetà e Simme iute e simme venute sono diventati inni per una generazione che riconosceva nella voce e nel sax di Senese la propria storia di fatica e speranza. Il suo jazz era uno strumento di espressione sociale, non solo intrattenimento: con la sua musica ha dimostrato che Napoli poteva dialogare con il mondo senza rinunciare alla propria identità.

L’incontro con Pino Daniele e la nascita del Neapolitan Power

Il sodalizio con Pino Daniele segna una tappa fondamentale nella carriera di Senese. Tra i due nasce prima un’amicizia profonda, poi una collaborazione artistica che farà la storia della musica italiana. Senese fu tra i primi a intuire il talento di Daniele, invitandolo a collaborare e supportandolo nei primi passi del suo percorso. In seguito, sarà proprio Pino a richiamare Senese per affiancarlo in dischi leggendari come Terra mia e Nero a metà. Qui, il sax di James si trasforma in un “grido che diventa preghiera”, arricchendo brani che hanno segnato un’epoca.

Insieme a musicisti come Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Rino Zurzolo, Senese è protagonista di quella stagione definita Neapolitan Power. Questo movimento musicale, nato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, unisce sonorità africane, americane e napoletane in un mix inedito, portando Napoli sotto i riflettori internazionali. L’influenza di Senese va oltre i confini cittadini, contribuendo a ridefinire l’immagine della città e ad aprire nuove strade alla creatività locale.

Negli anni, Senese ha collaborato anche con altri grandi artisti italiani, tra cui Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello e Tony Esposito. I suoi assoli e il suo stile unico hanno arricchito album che ancora oggi vengono considerati pietre miliari della musica d’autore nazionale. La sua capacità di fondere generi diversi, pur mantenendo una forte personalità, lo ha reso un punto di riferimento anche per le nuove generazioni di musicisti napoletani e italiani.

L’impegno di Senese non si è mai limitato alla sfera strettamente musicale. Attraverso la sua arte ha spesso affrontato temi sociali come l’emarginazione, la lotta per i diritti e la valorizzazione delle periferie urbane. Le sue parole e la sua musica sono diventate strumenti di denuncia e consapevolezza, contribuendo a sensibilizzare il pubblico su questioni cruciali per la società contemporanea.

Un’eredità che resiste e si rinnova

Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà legate alla salute, James Senese ha proseguito la sua attività artistica con energia e passione. Ogni concerto era per lui una dichiarazione di amore verso la musica e verso la sua città. “Io suono perché devo dire qualcosa”, affermava spesso, sottolineando la funzione comunicativa e sociale della sua arte. Il pubblico lo ha sempre seguito con affetto, riconoscendo in lui una sincerità e un’autenticità rare nel panorama contemporaneo.

La sua voce roca, il modo in cui si piegava sul sax durante le esibizioni, le mani sempre in movimento: tutto in Senese parlava di dedizione totale alla musica. La sua figura rimane punto di riferimento per chi cerca nella musica non solo divertimento, ma anche identità e appartenenza. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma al tempo stesso l’inizio di una nuova fase in cui la sua eredità continuerà a vivere attraverso le nuove generazioni di musicisti.

Con la morte di James Senese, Napoli perde uno dei suoi simboli più autentici, capace di rappresentare la città nei suoi contrasti, nelle sue speranze e nelle sue ferite. La sua musica continuerà a risuonare nei vicoli e nelle piazze, nei concerti improvvisati, nei dischi che restano attuali anche a distanza di decenni. Il suo messaggio di dignità e fierezza sopravvive, diventando patrimonio collettivo.

Chiunque abbia avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo sa che quel suono caldo e inconfondibile non era solo la voce di un uomo, ma incarnava l’anima stessa di una città intera. Oggi, Napoli sembra essersi fermata per ascoltare ancora una volta quel sax, consapevole che la sua voce continuerà a ispirare e a unire generazioni di appassionati e artisti.

La formazione, la discografia e il riconoscimento internazionale

Il percorso di James Senese è stato segnato da una formazione musicale solida e da una costante ricerca artistica. Dopo gli esordi con gli Showmen, il successo con Napoli Centrale lo porta a incidere numerosi album di successo, tra cui Mattanza, Jesceallah e Zitte! Sta venenn’ ‘o mammone. La discografia di Senese testimonia una continua evoluzione stilistica, capace di adattarsi ai cambiamenti del contesto musicale nazionale e internazionale.

Oltre all’attività discografica, Senese si è distinto anche per le numerose tournée sia in Italia che all’estero, ricevendo riconoscimenti da parte della critica e di importanti istituzioni culturali. Il suo contributo alla diffusione della musica napoletana nel mondo è stato riconosciuto da premi e omaggi in festival di rilievo, consolidando il suo ruolo di ambasciatore culturale della città.

La sua influenza si nota ancora oggi tra i giovani musicisti, che vedono in lui un modello di coerenza e passione. Senese ha ispirato nuove generazioni a riscoprire le proprie radici e a valorizzare la tradizione senza rinunciare all’innovazione. Il suo esempio continua a guidare chi cerca nella musica uno strumento di espressione autentica e di cambiamento sociale.

La memoria di James Senese rimarrà viva non solo nei suoi dischi e nelle sue esibizioni, ma anche nelle parole di chi lo ha conosciuto e apprezzato. Interviste, documentari e testimonianze raccolgono oggi il racconto di un artista che ha saputo trasformare la propria storia personale in un patrimonio condiviso, contribuendo a scrivere una pagina fondamentale della cultura italiana.

Il futuro dell’eredità di James Senese

La storia di Senese dimostra come la musica possa essere strumento di dialogo tra culture diverse, capace di superare barriere e stereotipi. Il suo contributo rimarrà punto di riferimento per chi, in futuro, vorrà raccontare la complessità di Napoli e delle sue mille voci attraverso le note di un sax che non ha mai smesso di parlare al cuore della gente.

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