SOCIAL. La storia della Madonna del Trevigiano è una vicenda che da anni attira l’attenzione dei fedeli della zona vicino al lago di Bracciano. Ogni terza domenica del mese, centinaia di persone si radunano per assistere a quello che è stato definito come un “miracolo”: la statua di una madonna che lacrima.
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Madonna del Trevigiano: Gisella Cardia indagata
Tuttavia, dietro questo evento potrebbe nascondersi una triste verità. Un esposto è stato presentato ai carabinieri di Trevignano contro Gisella Cardia, meglio conosciuta come Maria Giuseppa Scarpulla, la sedicente veggente custode della statua della Madonna del Trevigiano. L’accusa è quella di aver utilizzato del sangue di maiale per simulare le lacrime della statua. L’esposto è stato consegnato da un investigatore privato, il quale ha raccolto diverse testimonianze a sostegno di queste accuse. L’atto è stato trasmesso alla Procura di Civitavecchia, che ha avviato un’indagine sul caso. Questa vicenda ha scatenato l’indignazione dei fedeli che si sono sentiti traditi e ingannati. Molti di loro si sono recati in pellegrinaggio presso la statua della Madonna del Trevigiano per anni, credendo di assistere a un miracolo autentico. Adesso, invece, si trovano a dover fare i conti con la possibilità che tutto ciò sia stato una truffa.
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«C’è chi ha donato più di 100mila euro»
La notizia dell’investigatore privato che sostiene che le lacrime della statuina della Madonna di Trevignano siano in realtà sangue di maiale ha suscitato molte polemiche tra i fedeli della zona. La vicenda ha ormai assunto una dimensione nazionale, con la Diocesi di Civita Castellana che ha annunciato la creazione di una commissione per approfondire la questione. Secondo l’investigatore, dietro questo “miracolo” ci sarebbe una truffa finalizzata ad accumulare denaro da parte dei responsabili della gestione del sito. La cifra in ballo, secondo le sue dichiarazioni, sarebbe di oltre 100mila euro.