
I magistrati reagiscono a Meloni: “Come stanno le cose” – “I magistrati non fanno politica, fanno il loro mestiere ogni giorno”. È un passaggio netto e inequivocabile della nota diffusa dalla Giunta Esecutiva Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), che interviene con fermezza dopo le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni al Tg5.

I magistrati reagiscono a Meloni: “Come stanno le cose”
Nel mirino dell’Anm c’è quella che definisce una campagna costante di delegittimazione, fatta di insulti, intimidazioni e sospetti infondati, che, secondo l’associazione, mina i fondamenti dello Stato democratico. Un’accusa grave, che arriva a pochi giorni dal precedente scontro istituzionale tra il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Costituzione alla mano: “I giudici sono soggetti soltanto alla legge”
Nel comunicato, l’Associazione richiama l’articolo 101 della Costituzione italiana, che recita: “La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge”. Un principio che, secondo l’Anm, rappresenta l’architrave della democrazia. Per questo, affermare che esista un disegno politico orchestrato da parte di alcuni magistrati contro il governo, come ha fatto la premier Meloni, equivarrebbe a non comprendere il funzionamento stesso della separazione dei poteri. La magistratura, prosegue la nota, continuerà a svolgere il proprio compito nel rispetto del mandato costituzionale, senza farsi condizionare da pressioni o polemiche.
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