Dov’è successo
Il triste episodio è avvenuto al centro sportivo di Guastalla, nella Bassa reggiana, nel campo estivo parrocchiale di Poviglio, comune della quale era originaria la povera 13enne. La ragazzina, dopo le prime manovre di soccorso, è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Maggiore di Parma, dove però è giunta già in condizioni disperate. Otto giorni in rianimazione, poi le speranze sono finite: la ragazzina non ce l’ha fatta. (Continua…)
Leggi anche: Mestre, muore il primo giorno di lavoro dopo 48 ore di agonia
Leggi anche: Invitati a cena dai vicini, la scoperta choc all’arrivo: i loro cadaveri che galleggiano in piscina
Dolore per la morte di Elisa Amadasi
Si chiamava Elisa Amadasi, la 13enne che mercoledì 10 luglio ha accusato un malore nella piscina del centro sportivo di Guastalla. Malore che è risultato fatale per lei, morta dopo otto giorni di agonia. La ragazzina si è tuffata in acqua e non è più riemersa. Elisa si è spenta giovedì pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Parma.
Le cause del malore accusato in acqua dalla ragazzina sono ancora da chiarire. A quanto pare non aveva patologie pregresse né aveva battuto contro il fondo della piscina o altre superfici. Da valutare se eseguire o meno l’esame autoptico. La morte della ragazzina ha gettato ovviamente tutti nello sconforto. Sulla pagina Facebook del comune di Poviglio si legge: “A nome di tutta la comunità, il sindaco Filippo Ferrari e l’Amministrazione comunale esprimono la propria vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari“.