Il meteo sta per cambiare drasticamente, portando con sé un’ondata di incertezza che terrà molti italiani con il fiato sospeso nelle prossime ore. Una perturbazione di origine africana sta risalendo verso la nostra penisola, minacciando di rovinare i piani per il fine settimana. Ma quali saranno le zone davvero colpite da questo peggioramento? La Protezione Civile ha già preso posizione, valutando criticità che non possono essere ignorate. Dove il cielo promette battaglia?
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Un’insidia dal Nord Africa minaccia la penisola
Il quadro meteorologico sull’Italia sta subendo un mutamento repentino e preoccupante. Nelle ultime ore, gli esperti hanno individuato una perturbazione di matrice africana pronta a risalire verso nord, portando con sé un carico di piogge e temporali che non lascerà scampo a diverse aree del Paese. Non si tratta di un semplice passaggio nuvoloso, ma di un vero e proprio sistema instabile che colpirà con particolare intensità le zone costiere e le regioni più meridionali. Come confermato dai tecnici del settore, il fenomeno è in fase di evoluzione e la risalita delle correnti calde e umide dal Nord Africa favorirà lo sviluppo di fenomeni temporaleschi localmente intensi.
Questa situazione di instabilità si scontrerà con le correnti residue presenti sul territorio, creando un mix meteorologico esplosivo che ha spinto le autorità a monitorare costantemente la situazione. Il peggioramento non riguarderà solo il Sud, poiché le nuvole inizieranno a stringere la loro morsa anche su alcuni tratti delle coste occidentali del Centro-Nord. Ma dove scatterà esattamente il protocollo di emergenza previsto per la giornata di domani?
Allerta gialla: il bollettino ufficiale della Protezione Civile
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha rotto gli indugi, emettendo un avviso di allerta gialla per la giornata di venerdì 19 dicembre. La decisione è stata presa in seguito alla valutazione dei fenomeni in atto e della probabile evoluzione della perturbazione. Le criticità non riguardano solo la possibilità di forti rovesci, ma si estendono al rischio idraulico e al rischio idrogeologico. In un comunicato ufficiale, gli esperti hanno precisato: “La perturbazione in risalita interesserà le estreme regioni meridionali, mentre nuvolosità e piogge residue bagneranno le coste di nord ovest”.
Questo scenario ha portato alla definizione di una mappa del rischio ben precisa, che vede coinvolte tre regioni principali. Nello specifico, l’attenzione è massima per la Toscana, la Calabria e la Sicilia. Tuttavia, non tutto il territorio di queste regioni sarà colpito allo stesso modo: il bollettino identifica settori molto specifici dove la popolazione dovrà prestare la massima attenzione, specialmente nelle aree costiere e lungo i bacini fluviali, dove il terreno potrebbe non reggere l’urto delle precipitazioni.
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