Ancora danni da maltempo in Italia. Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 novembre 2024, una forte pioggia ha causato diversi disagi. Solo dopo 20 minuti di acquazzone, è sceso un fiume di fango tra le abitazioni e detriti e massi hanno invaso le viuzze. Gli abitanti protestano a causa della situazione della quale nessuno si occupa. (Continua dopo le foto)
Leggi anche: Meteo, arriva il freddo vero: Giuliacci rivela la data
Leggi anche: Tragico incidente in autostrada, schianto tra tir e pullman turistico
Maltempo a Stromboli, fango e detriti su Ginostra: la situazione
Nell’isola di Stromboli, nuova pioggia si è abbattuta provocando ingenti danni nei paesini di Piscità e Ginostra. Solo dopo 10 minuti è sceso il solito fiume di fango, detriti e massi nelle viuzze. Distrutte le strade a Ginostra, un piccolo villaggio raggiungibile solo dal mare con 40 anime tra cui anche tedeschi. A Timpone e Lazzaro, è saltata la corrente per un nuovo guasto alla centralina elettrica. “Sono bastati 10 minuti di pioggia, nella tarda serata di ieri, per far ripiombare l’isola nella paura e nel caos”, ha fatto sapere Gianluca Giuffrè, coordinatore del Comitato per Ginostra. (Continua dopo le foto)
Leggi anche: Kate torna in pubblico, il tenero gesto di William commuove tutti
Leggi anche: Tragedia del sabato sera: Gloria muore sul colpo, aveva 17 anni
Maltempo a Ginostra: la situazione
Giuffré ha fatto sapere che gli isolani la scorsa notte se la sono vista brutta. “Chiusi in casa hanno pregato affinché le loro abitazioni e le loro stesse vite venissero risparmiate dalla furia dei torrenti in piena”, ha detto. Le strade sono completamente invase dal fango, lo storico approdo del Pertuso risulta totalmente insabbiato ed inoperabile, i cavi elettrici sono stati nuovamente tranciati e gran parte del villaggio è senza luce da ieri sera. “Occorre intervenire immediatamente, non si può più aspettare. Dallo scorso agosto la situazione è ben chiara a tutti ma nessuno ancora ha fatto niente se non un’opera di pulizia delle strade. Bisogna passare i cavi elettrici, in corrispondenza dei valloni, su dei pali. È inutile ricucire i cavi e continuare a lasciarli sui letti dei torrenti. Per salvare le case si deve intervenire a valle creando dei muri, lungo gli argini dei torrenti, che possano far confluire le acque verso il mare e non verso il centro abitato”, ha protestato Giuffré, che si chiede perché lo Stato non intervenga.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva