Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Bomba d’acqua in Italia, tutto travolto: in poche ore caduta la pioggia di un mese

Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre, il cielo si è improvvisamente acceso di lampi e tuoni. La calma di quella che sembrava una serata autunnale come tante altre si è dissolta in un batter d’occhio, lasciando il posto a una pioggia torrenziale che ha stravolto tutto riversandosi nelle strade – presto sommerse dall’acqua. Nel buio, il rumore incessante dell’acqua che batteva sui tetti non ha dato tregua, mentre le prime avvisaglie di ciò che stava per accadere si facevano strada fra gli abitanti, colti di sorpresa da una furia meteorologica senza precedenti.

Strada completamente allagata dopo la bomba d’acqua

Pioggia incessante e blackout: la forza della natura si scatena

Nel cuore della notte, la tempesta si è abbattuta con violenza, accompagnata da interruzioni di corrente e da un senso crescente di impotenza. I torrenti, normalmente placidi, sono diventati fiumi impetuosi; i tombini, sopraffatti dall’acqua, hanno ceduto, riversando fango e detriti nelle strade. In breve tempo, l’acqua ha iniziato a insinuarsi ovunque, trasformando cantine e negozi in stagni improvvisati e costringendo molte famiglie a cercare rifugio ai piani superiori o a trascorrere ore nell’oscurità. La città, ormai irriconoscibile, si è ritrovata a fare i conti con una bomba d’acqua che nessuno avrebbe potuto prevedere. In appena quattro o cinque ore, sono caduti 174,5 millimetri di pioggia, con un picco impressionante di 80 millimetri in un’ora soltanto: l’equivalente delle precipitazioni di un intero mese.

Emergenza sulle strade: frane e allagamenti bloccano la viabilità

Soltanto con le prime luci dell’alba si è potuta misurare la vera entità dei danni. In alcune aree, in poche ore è caduta la pioggia di un intero mese. Interi quartieri si sono svegliati circondati dall’acqua, con strade impraticabili e sottopassi allagati. Il traffico è stato deviato per ore, mentre squadre di soccorso e tecnici lavoravano senza sosta per liberare le arterie principali da fango e rifiuti. In alcuni punti, la circolazione è ripresa solo dopo interventi notturni straordinari, che hanno permesso di restituire lentamente una parvenza di normalità.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure