Cause del peggioramento meteorologico
L’anomalia meteorologica che si sta profilando è dovuta alla risalita dell’alta pressione delle Azzorre verso le latitudini settentrionali. Questo movimento facilita l’ingresso di correnti fredde polari sull’Europa centrale e successivamente sul bacino del Mediterraneo. Una volta giunte sulle nostre regioni, queste correnti trovano un ambiente caratterizzato da instabilità atmosferica accumulata e da un mare eccezionalmente caldo, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di eventi estremi e precipitazioni molto intense.

Conseguenze e rischi per il territorio italiano
Gli scenari previsti dalle ultime analisi meteorologiche indicano la possibilità di accumuli pluviometrici compresi tra i 150 e i 200 millimetri nell’arco di poche ore, corrispondenti alla pioggia che normalmente cade in due mesi. Tale volume di precipitazioni può generare un rischio alluvionale concreto, soprattutto nelle aree del Nord-Ovest e, successivamente, del Centro Italia. Le coste saranno inoltre esposte a venti forti e mareggiate che potrebbero causare danni a infrastrutture e abitazioni vicine al litorale. Le autorità raccomandano di mantenere alta l’attenzione anche nei giorni successivi, poiché il ciclone mediterraneo potrebbe persistere per diversi giorni, determinando una settimana di instabilità diffusa su buona parte della penisola. La popolazione è invitata a monitorare gli aggiornamenti e ad adottare misure preventive ove necessario.
Le condizioni meteorologiche resteranno instabili per tutta la settimana, con possibili nuovi episodi di maltempo che interesseranno diverse regioni. Gli esperti suggeriscono di prestare particolare attenzione agli avvisi diramati dalla Protezione Civile e di limitare gli spostamenti nelle aree maggiormente colpite. È importante anche verificare lo stato dei corsi d’acqua e delle infrastrutture idriche per prevenire eventuali criticità.