Una strategia ben studiata
Riccardo Pirrone, presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager, sull’eventuale strategia di Maria Rosaria Boccia ha detto: “Devo dire che, effettivamente, la strategia successiva a questa che era l’analisi iniziale è stata anche un po’ più professionale. Perché in tv, a livello comunicativo e gestuale, è quasi una professionista. Perché guarda la telecamera, invece di guardare l’intervistatore, sembra una navigata. Ha una postura composta ed è sicura. Anche perché non è semplice, per una che non è mai stata in TV, fare un’intervista in quel modo. Cioè senza muoversi un attimo dalla sedia e guardare in telecamera”. (Continua a leggere dopo le foto)
Poi l’esperto ha aggiunto: “In tutti queste interviste che ha rilasciato, sia nella stampa che in video, è riuscita a passare per vittima e non per carnefice. Anzi, come l’unica che difende il ministro perché ci sono delle “entità superiori” che in realtà lo ricattano. Quindi lei sta cercando di passare come la vittima. Per l’opinione pubblica è quindi anche comprensibile il suo comportamento”. E infine l’obiettivo sarebbe: “Profili come il suo non sono vendibili. Perché nessun brand va sponsorizzare una persona di questo tipo. È troppo chiacchierata, è passata alle cronache per delle cose che non sono virtuose o comunque abbinabili a nessun valore di brand. Quindi anche con 100 mila follower non è una persona spendibile. Che poi 100.000 follower è relativo. Lei ha una visibilità e popolarità molto maggiore dei follower che oggi ha. Potrebbe fare “Grande fratello” o televisione”.