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Femminicidio Afragola, la nota influencer si scontra con Vincenzo De Luca: il duro botta e risposta

Vincenzo De Luca e Valeria Angione: scontro sull’educazione e sul giudizio morale

Il dibattito sul femminicidio di Martina Carbonaro ha trovato uno dei momenti più accesi nello scambio tra De Luca e l’influencer Valeria Angione, presente nella giuria del premio Il Truffatore. L’evento si è tenuto al Green Med Expo & Symposium – Stati Generali sull’Ambiente 2025.

La reazione della content creator, che su Instagram conta 800mila followers e su TikTok pubblica contenuti seguiti da mezzo milione di persone, non si è fatta attendere:

«Il problema non è l’età di lei, ma è chi l’ha ammazzata. Mi fa male sentir dire queste cose».

Per Angione, puntare il dito su una relazione adolescenziale è una deviazione pericolosa. Il peso della colpa, dice, è chiaramente da un’altra parte:

«È il ragazzo che l’ha ammazzata, perché è maschio».

La replica del governatore è stata altrettanto netta:

«Per te è normale che una ragazza di 12 anni si fidanzi senza che nessuno dica niente? Per me è un problema».

Aggiungendo poi un ragionamento che ha cercato di spostare il piano dal giudizio morale a quello sociale:

«Forse, siccome abbiamo un mondo nel quale ci sono persone con un po’ di disturbi, un po’ di fragilità, è ragionevole avere un po’ di prudenza?».

Educazione e società: le radici profonde del femminicidio

Dietro il dramma di Martina, molti leggono una crisi più vasta: quella educativa e culturale che attraversa scuola, famiglie e società. Le reazioni non si limitano alla rabbia per l’omicidio, ma scavano nelle cause profonde che portano un ragazzo così giovane a uccidere con una pietra, nascondere il corpo e perfino aiutare i genitori della vittima nelle ricerche, come se niente fosse.

Il caso ha sollevato interrogativi durissimi: chi educa i ragazzi all’affettività? Qual è il ruolo della famiglia, della scuola, dei media? È accettabile che in un contesto sociale, spesso permeato da messaggi distorti sull’amore e il possesso, i segnali di un disagio simile restino invisibili?

Non si tratta più solo di sicurezza, ma di una vera emergenza culturale. Un tema su cui, per una volta, la politica sembra voler riflettere senza bandiere. E anche il confronto tra De Luca e Angione, pur tra toni accesi, rivela un’urgenza condivisa: educare per prevenire, senza cadere né nel moralismo né nella superficialità.

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