Un delitto pianificato con freddezza
Le indagini raccontano un quadro inquietante. Tucci avrebbe preso parte alle ricerche della ragazza dopo la sua scomparsa, cercando di depistare le indagini e mentendo ai genitori della vittima. Secondo quanto emerso, sarebbe stato anche attento a sbarazzarsi dei vestiti sporchi di sangue, cercando di cancellare ogni traccia del suo gesto. A parlare apertamente della crudeltà dell’azione è stata la procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, che in conferenza stampa ha dichiarato senza mezzi termini: «Alessio Tucci ha agito con crudeltà».
Il dolore della madre: “Non giudicatemi, mia figlia era tutto per me”
Nel frattempo, sui social, il dolore della madre di Martina, Fiorenza, si è trasformato in un appello. Accusata da alcuni utenti di apparire fredda e distaccata, ha voluto spiegare il proprio atteggiamento: «Se mi vedete forte è perché la forza me l’ha data lei», ha scritto. La donna ha raccontato di essere sempre stata presente nella vita della figlia, anche se solo tre settimane prima aveva saputo di un presunto schiaffo ricevuto da Martina. «Nell’ultimo periodo era serena», ha aggiunto. Ma ora il suo pensiero va al terrore provato da sua figlia in quegli ultimi, lunghissimi minuti: «Mi chiedo quanta paura e quanto dolore abbia provato». E conclude con parole strazianti: «Per mia figlia mi sarei fatta uccidere. Era tutto per me. Non mi giudicate. Principessa mia, avrai giustizia».
Un’indagine ancora in corso, un dolore che non si placa, e soprattutto una comunità che cerca risposte. L’autopsia potrà forse chiarire alcuni elementi decisivi, ma nulla potrà restituire la vita a Martina. Tuttavia, far luce su quanto accaduto è il minimo che la giustizia possa fare per lei — e per chi l’ha amata.
