Uccisa e nascosta sotto i rifiuti: i dettagli agghiaccianti
Il corpo di Martina è stato ritrovato all’interno di un casolare abbandonato nei pressi dello stadio Moccia, coperto da calcinacci, rifiuti e persino un vecchio armadio. La ragazza sarebbe stata colpita con almeno quattro pietre, una delle quali le sarebbe stata inferta quando era già a terra, forse già priva di sensi. Al momento, il 19enne Alessio Tucci è detenuto nel carcere di Poggioreale. Domani si terrà l’udienza di convalida del fermo, mentre il 3 giugno sarà conferito l’incarico per l’autopsia che potrà chiarire elementi fondamentali per l’inchiesta.
L’avvocato della famiglia: “Dolore immenso, ma dignità esemplare”
Sergio Pisani, legale della famiglia Carbonaro, ha confermato che l’autopsia sarà determinante per ricostruire la dinamica dell’omicidio. “Dobbiamo stabilire l’orario esatto della morte e verificare se Martina fosse ancora viva nel momento in cui è stata nascosta sotto i rifiuti”, ha detto. I due giovani si conoscevano da sempre, e i genitori avevano accettato il loro legame, anche perché tra le due famiglie c’era una parentela alla lontana. Nessuno, nemmeno nei sogni più oscuri, poteva immaginare un epilogo simile. Pisani ha poi aggiunto: “I genitori di Martina, nonostante il dolore straziante, stanno mantenendo un comportamento esemplare. Chiedono giustizia, ma non gridano vendetta”. Nel frattempo, ad Afragola, la città è ancora sotto shock. Il casolare dove è stato trovato il corpo è diventato un luogo di pellegrinaggio silenzioso. Striscioni, fiori, lettere: soprattutto i coetanei di Martina si stanno ritrovando lì, increduli e arrabbiati, per ricordarla e chiedere che non sia dimenticata.
