Le mascherine potrebbero tornare presto di nuovo obbligatorie al chiuso e in caso di situazioni di affollamento. L’obbligo è di imminente reintroduzione negli Stati Uniti, dove all’escalation di casi di Covid-19 nelle ultime settimane si è aggiunto il boom dei casi di influenza stagionale e di un altro virus polmonare che colpisce, in particolare, i neonati.
Mascherine di nuove obbligatorie al chiuso: la decisione negli Stati Uniti è imminente
A spingere le autorità federali americane verso la reintroduzione dell’obbligo di mascherina al chiuso c’è prima di tutto l’escalation di nuovi casi di Covid. In California nelle ultime settimane i casi di coronavirus e i tassi di ricovero sono aumentati drasticamente. A Los Angeles, le autorità sanitarie hanno avvertito che presto potrebbe essere necessario un ritorno all’obbligo di indossare mascherine al chiuso. Secondo le norme in vigore nella contea di LA, l’obbligo scatta quando si superano i 200 casi a settimana ogni 100mila abitanti ed il tasso attuale è di 188.
Se a questi numeri si somma il dato dei ricoveri, triplicati nelle ultime settimane, il quadro della situazione è piuttosto chiaro. “Questi numeri dimostrano chiaramente che il Covid è ancora tra noi”, ha detto giovedì 1° dicembre 2022 il direttore della sanità pubblica della contea di Los Angeles Barbara Ferrer, secondo cui le mascherine potrebbero venire rese obbligatorie già entro fine anno.
La bronchiolite e il virus RSV che colpiscono i neonati
Gli States, inoltre, sono alle prese in questo avvio d’inverno con un nuovo virus respiratorio che colpisce in particolare i neonati. Scrive il quotidiano inglese The Guardian che negli Stati Uniti “i ricoveri per virus respiratori come RSV, influenza e altri stanno aumentando, con i bambini sotto i cinque anni, in particolare neonati e prematuri, a maggior rischio, mentre la carenza simultanea di antivirali e antibiotici” rende la situazione ancor più critica.
“I tassi di ospedalizzazione di RSV per i neonati sono sette volte superiori a quelli del 2018, l’ultima stagione completa prima che la pandemia colpisse, e i ricoveri per influenza sono i peggiori degli ultimi dieci anni”, scrive ancora il quotidiano d’oltremanica. In Europa, invece, le autorità sanitarie del Belgio segnalano una recrudescenza di casi di bronchioliti neonatali come mai negli ultimi anni. E’ chiaro che in uno scenario del genere la reintroduzione della mascherina appare una forma di protezione “minima” più che una nuova restrizione.
Quando sarà reintrodotto l’obbligo di mascherina in Europa e in Italia
L’Europa valuta con attenzione la situazione oltreoceano e nei prossimi giorni si attendono aggiornamenti dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Il picco stagionale di casi di virus respiratorio che causa le bronchioli dovrebbe essere raggiunto entro la fine dell’anno. Ma la sovrapposizione con l’influenza stagionale e un eventuale aumento repentino dei casi di Covid-19 rende “difficile prevedere come si svilupperà il periodo invernale”, secondo quanto hanno affermato ieri in una nota congiunta l’Unione europea e Ecdc.
In Italia la discussione su una possibile reintroduzione delle mascherine non è ancora decollata. Ricordiamo, che con le nuove disposizioni del neo-ministro alla Salute Schillaci, l’obbligo di mascherina al chiuso è rimasto solo per l’accesso a ospedali e RSA. Ma anche nel nostro paese il trend dei nuovi casi di Covid è in risalita mentre il picco dell’influenza stagionale ancora deve essere raggiunto: insomma, tutto lascia pensare proprio attorno alle festività del Natale 2022 la mascherina potrebbe tornare di nuovo obbligatoria.