L’analisi di Mastella: “Vicenda strumentalizzata e fuori luogo”
Mastella ha definito la gestione dell’episodio una “strumentalizzazione eccessiva e fuori luogo da Fratelli d’Italia“, sottolineando la pericolosità di alimentare tensioni che rischiano di sfociare in “gravi fratture istituzionali irreparabili“, si legge in un’intervista rilasciata ad Affaritaliani. Secondo l’ex ministro, sarebbe stato opportuno “smorzare subito i toni”, evitando una spirale di accuse pubbliche e malintesi.
Nel corso dell’intervista, Mastella ha voluto chiarire anche il profilo personale e professionale di Francesco Saverio Garofani. Ricordando di aver lavorato con lui in passato, il sindaco di Benevento esclude categoricamente che dietro le sue parole vi fosse l’intenzione di destabilizzare il governo o interferire nei rapporti tra le istituzioni. Tale posizione rafforza l’idea che l’episodio sia stato ingigantito oltre misura dai principali esponenti politici.
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Mastella smentisce ogni ipotesi di complotto
Il punto più netto dell’analisi di Mastella riguarda la presunta esistenza di un piano orchestrato dal Quirinale contro il governo Meloni. “Ma quale piano? Non scherziamo“, afferma Mastella, liquidando come “stron*ata incredibile” ogni ipotesi di complotto avanzata da alcune testate giornalistiche. L’ex ministro ribadisce che le recenti polemiche non sono il frutto di strategie occulte, ma piuttosto della debolezza politica manifestata dall’opposizione parlamentare.
Mastella introduce inoltre quello che definisce “teorema Mastella“, secondo cui l’alternanza politica in Italia è possibile solo quando le forze di opposizione riescono a creare un legame solido con l’opinione pubblica. Prendendo ad esempio i periodi di governo di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, Mastella sottolinea come la mancanza di coesione rischi di trasformare l’opposizione in un facile bersaglio per la maggioranza.

Focus su politica estera e caso Campania: le altre critiche
Allargando lo sguardo oltre la vicenda Garofani, Mastella affronta anche i temi della politica estera e delle dinamiche regionali. In merito agli equilibri internazionali dell’Italia, l’ex ministro sottolinea l’attuale “discordia totale“, evidenziando la mancanza di una linea politica chiara e coerente. Il Paese, secondo Mastella, alterna atteggiamenti di apertura verso Putin a segnali distensivi nei confronti di Trump, senza riuscire a definire una posizione solida e riconoscibile agli occhi della comunità internazionale.
Particolarmente critica è la sua posizione sul presunto condono per la Campania annunciato poco prima delle elezioni regionali. Mastella parla di un “obbrobrio costituzionale“, giudicando la misura come un intervento dettato esclusivamente da logiche elettorali. Secondo il sindaco di Benevento, le sanatorie dovrebbero essere strumenti condivisi e strutturati a livello nazionale, non provvedimenti limitati a una sola area geografica e adottati in prossimità delle consultazioni elettorali.