Sfruttamento del lavoro e indagini sulle condizioni degli operatori
L’indagine ha inoltre evidenziato criticità di tipo sociale. Dietro la pesca illegale si nascondeva lo sfruttamento di lavoratori sottopagati, con compensi di appena uno o uno e mezzo euro per ogni chilo di vongole raccolte. Questo squilibrio tra guadagni e retribuzione ha portato le autorità a estendere le verifiche anche in merito al rispetto della normativa in materia di diritti del lavoro.

Le accuse e le misure delle autorità
Ai principali indagati sono contestate accuse che vanno dalla violazione delle normative ambientali al riciclaggio di denaro, dalla frode documentale alla frode alimentare e sanitaria. Le forze dell’ordine hanno comunicato l’intenzione di rafforzare i controlli nelle aree di pesca del Tago, nei mercati e nei canali distributivi, al fine di contrastare un fenomeno che coinvolge criminalità organizzata, rischi per la salute pubblica e sfruttamento dei lavoratori.