Perquisizioni e analisi del materiale raccolto
Dopo la diffusione della notizia, i Carabinieri hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni di entrambi gli indagati, sequestrando materiale utile a ricostruire i passaggi chiave della vicenda.
L’attenzione degli investigatori è concentrata sulle immagini video e sui documenti amministrativi riguardanti l’appalto. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal procuratore Pierpaolo Bruni, intende accertare se la procedura sia stata falsata da un accordo illecito o se si tratti di un semplice fraintendimento.
Le reazioni e il clima nel Comune
La notizia ha scatenato un forte terremoto politico a Castel Volturno. Nelle ultime ore si sono moltiplicate le richieste di chiarimenti da parte di opposizione, cittadini e associazioni locali. L’immagine dell’amministrazione comunale, già segnata da tensioni interne, esce fortemente indebolita.
Il caso Marrandino si inserisce in un contesto di crescente sfiducia verso la gestione della cosa pubblica, con la comunità locale che chiede trasparenza e responsabilità. Alcuni consiglieri comunali starebbero valutando la possibilità di presentare una mozione di sfiducia, mentre il sindaco, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
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Gli sviluppi attesi nelle prossime settimane
Le indagini proseguiranno con nuove audizioni e analisi tecniche del materiale sequestrato. Gli inquirenti dovranno verificare la natura effettiva dello scambio ripreso in video e l’eventuale legame diretto con l’affidamento dell’appalto.
L’episodio, al di là dell’entità economica della presunta tangente, rappresenta un duro colpo per la credibilità politica locale, riportando al centro dell’attenzione il tema della corruzione nei piccoli Comuni e dell’uso improprio dei fondi pubblici.