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Meloni, chi è l’avvocato che la sfida: è bufera politica

Angela Maria Bitonti

Immigrazione e diritti: chi è l’avvocato che sfida Meloni e il governo

Angela Maria Bitonti non è nuova a queste battaglie. Il suo nome è legato a numerosi ricorsi e interventi giuridici che pongono l’accento su quanto, secondo lei, l’Italia debba ancora fare per garantire una vera equità nei confronti dei migranti e dei lavoratori stranieri. È stata lei, per esempio, a denunciare come il bando per i bonus asili della Regione Basilicata discriminasse i bambini senza residenza. E nel 2023 ha festeggiato la liberazione di un cittadino tunisino trattenuto in un Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) contro cui il governo Meloni continua a puntare con forza, anche nella sua versione “esternalizzata” in Albania.

Insieme al collega Francesco Romeo, legale di un’altra vittima di Almasri, Bitonti ora rilancia la sfida. E avverte, secondo quanto riporta Libero: «Se non dovesse arrivare il via libera del Parlamento all’autorizzazione a procedere nei confronti di Piantedosi, Nordio e Mantovano, valuteremo quali azioni mettere in campo». Intanto la premier, via social, risponde alle accuse: a sinistra «hanno un’unica strategia e speranza» – scrive – «provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo». Ma anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, entra a gamba tesa: «Meloni ha fallito su tutto e ora piagnucola sui social e in tv rispolverando l’usato sicuro dei governi di cui ha fatto parte: ho i giudici contro».

A rispondere è anche l’ANM (Associazione Nazionale Magistrati): «I magistrati non fanno politica – si legge in una nota riportata da Quotidiano Nazionale – ma fanno il loro mestiere nonostante insulti e intimidazioni. Nessun disegno politico: affermarlo è non comprendere la separazione dei poteri».

Angela Maria Bitonti contro l’archiviazione del caso

Il caso Almasri non è che l’ultima tappa di un percorso giuridico e politico che ha visto Angela Maria Bitonti protagonista anche su scala internazionale. Nel 2021, insieme alla collega Valeria Cigliano, ha assistito due ragazze che hanno portato l’Italia davanti alla Corte europea dei diritti umani. Le accuse, rivolte a 33 Paesi europei, erano gravi: non aver rispettato l’accordo sul clima di Parigi 2015 (Cop21), mettendo così a rischio il diritto alla vita e alla salute delle nuove generazioni. Una causa che dimostra la visione a tutto tondo dell’avvocato Bitonti, impegnata su più fronti per affermare il principio di giustizia universale, sia che si tratti di tutela ambientale, sia di difesa dei migranti contro le presunte violazioni dei diritti fondamentali.

Le dichiarazioni del governo Meloni, soprattutto dopo le affermazioni della premier sul coordinamento con i suoi ministri, rischiano ora di finire sotto una lente ancora più rigorosa. La procura sarà chiamata a decidere se riaprire un caso che, tra giustizia internazionale e responsabilità politica, potrebbe avere risvolti ben più ampi di quelli che oggi appaiono.

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