Le reazioni della politica e della Rai
L’indiscrezione ha provocato immediate reazioni nel mondo politico. Sandro Ruotolo (Pd) ha attaccato duramente: “Se davvero il direttore del Tg1 è destinato a diventare portavoce della premier, allora ha due strade: smentire categoricamente questa ipotesi oppure dimettersi subito”. Sullo stesso tono il commento di Gad Lerner: “Così nell’Italia di Meloni si vola direttamente dalla direzione del Tg1 a Palazzo Chigi”.
Anche in Cda Rai la questione è approdata con toni accesi. Il consigliere di opposizione Roberto Natale ha parlato di “danno grave e irreparabile” per il servizio pubblico, sostenendo che l’indiscrezione certifica l’esistenza di una “Telemeloni”. Dalla maggioranza, invece, arrivano difese compatte: Federica Frangi (FdI) e Simona Agnes (FI) hanno ribadito i dati di pluralismo diffusi dall’Osservatorio di Pavia, che certificano l’equilibrio del Tg1 diretto da Chiocci.
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Un futuro ancora incerto
Al momento, dunque, nulla è deciso. Gian Marco Chiocci ha confermato di aver ricevuto un sondaggio informale dalla premier, ma ha ribadito di non avere alcuna intenzione di lasciare la sua poltrona. La vicenda resta però aperta e il clima, dentro e fuori Viale Mazzini, è tutt’altro che sereno. L’eventuale arrivo di Chiocci a Palazzo Chigi rafforzerebbe il legame tra politica e informazione, un tema che da sempre accende il dibattito sul ruolo del servizio pubblico.