Bufere in Appennino e gelo al Nord: i dati più significativi
Ecco cosa sta accadendo sulle principali aree colpite:
- Bufere tra Marche e Abruzzo: fino a 50 cm di neve fresca sui Sibillini intorno ai 1500 metri, nevicate fino agli 800 m e raffiche a 70 km/h.
- Appennino tosco-emiliano: altri 30 cm di neve, con limite intorno ai 700 m.
- Venti forti: Bora oltre 80 km/h sul Triestino, 70 km/h in Romagna, fino a 90 km/h sulla dorsale appenninica.
- Gelo intenso al Nord: gelate diffuse in Pianura Padana e valori gelidi sulle Alpi: -12/-14°C in Alto Adige (a 1000 m), -24°C sul Monte Rosa.
Il Nord vivrà nelle prossime ore un clima più stabile ma molto freddo; sulle Adriatiche e al Sud persisteranno instabilità e precipitazioni.

Dicembre: cosa aspettarci dall’Immacolata al Natale
Le proiezioni a lungo termine delineano una tendenza chiara: dopo il gelo precoce, dicembre potrebbe riportare un clima più atlantico.
1–8 dicembre: Italia terra di mezzo
- L’Italia rimane zona di transizione tra anticicloni a Est e perturbazioni atlantiche a Ovest.
- Piogge su tirreniche e Nord-Ovest, fenomeni più deboli altrove.
- Temperature vicine alla media.
8–15 dicembre: arrivano correnti atlantiche più decise
- Piogge frequenti su Nord, Tirreniche e Alpi.
- Bassa probabilità di irruzioni fredde continentali.
15–22 dicembre: ancora instabilità
- L’Atlantico domina con nuove perturbazioni, soprattutto al Centro-Sud.
- Temperature in linea con la media stagionale.
- Nessun segnale, al momento, di gelo estremo.

Verso il Natale: inverno anticipato, ma scenari ancora aperti
In sintesi, dopo questo shock termico di fine novembre, dicembre potrebbe assumere un profilo più mite e piovoso, tipico delle correnti atlantiche. Per parlare di un Natale davvero “innevato” serviranno nuove conferme dai modelli nelle prossime settimane. Una cosa, però, è certa: quest’anno l’inverno ha deciso di presentarsi con largo anticipo, e con risultati difficili da ignorare.