
Giorgia Meloni ha recentemente affrontato settimane di intensa attività istituzionale e diplomatica. Dopo aver partecipato al Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, la Presidente del Consiglio si è recata negli Stati Uniti per una serie di incontri con esponenti della Casa Bianca e del Pentagono, in preparazione del prossimo vertice sulla sicurezza globale. Tra gli appuntamenti principali anche un confronto con vari capi di Stato africani, in vista dell’imminente summit Italia-Africa previsto per novembre, occasione chiave per rafforzare la cooperazione economica nell’ambito del Piano Mattei.
Una volta tornata in Italia, Meloni ha guidato diverse riunioni operative a Palazzo Chigi, focalizzandosi sulle misure economiche e sull’emergenza lavoro. Il governo ha accelerato sull’iter della legge di bilancio, sulle iniziative a sostegno delle famiglie e sulla proroga dei bonus edilizi. In questo contesto, la premier ha preso parte al convegno “Italia delle imprese” promosso da Confartigianato, ribadendo l’impegno dell’esecutivo sulle riforme strutturali e sulla gestione della spesa pubblica.

Scontro politico: le dichiarazioni di Landini e la replica della premier
Le attività istituzionali si sono svolte in parallelo a un’intensa fase di confronto internazionale. La presidente del Consiglio ha mantenuto contatti telefonici con diversi leader europei in vista dell’assemblea ONU di fine ottobre, mentre la Farnesina è stata impegnata nei rapporti con i partner del Mediterraneo sulla questione migratoria. Meloni ha inoltre riunito la maggioranza per discutere nomine pubbliche e questioni interne alla coalizione.

Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione una “cortigiana”.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 16, 2025
Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo… pic.twitter.com/JS51GN7Yn9
La risposta istituzionale di Giorgia Meloni
La risposta della Presidente del Consiglio non si è fatta attendere. Attraverso un lungo post su Instagram, Meloni ha dichiarato: “Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione una ‘cortigiana’. Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo sapesse, ne pubblico la prima definizione che si trova facendo una rapida ricerca su Internet. Ed ecco a voi un’altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta.”
La dichiarazione di Meloni ha rapidamente polarizzato il dibattito pubblico. Esponenti del governo e dell’opposizione si sono espressi sulla vicenda, mentre alcuni rappresentanti sindacali hanno cercato di ridimensionare l’accaduto, sottolineando che il termine sarebbe stato utilizzato in senso metaforico. Tuttavia, la discussione si è rapidamente propagata sui social network, dove l’hashtag #Cortigiana è diventato virale.
Un misero #Landini dà della "#cortigiana" alla PdC Meloni.
— 🇮🇹Paolalibera🇮🇹 (@paola_g64) October 16, 2025
Sdegnate le femministe nostrane (ah no, sono stata male informata).
Landini indirà uno sciopero contro il sessista Landini, o dirà che è stato un "errore di comunicazione"? #sessismo #CGIL #femminismoacorrentealternata pic.twitter.com/g6zcirR2lp
Il ruolo centrale del linguaggio nel dibattito politico
Questo episodio mette ancora una volta in evidenza come il confronto politico in Italia sia spesso caratterizzato da toni accesi e da espressioni forti, a discapito di un dialogo basato sul merito delle questioni. La controversia tra Landini e Meloni ha temporaneamente distolto l’attenzione dall’agenda politica e internazionale dell’esecutivo, sottolineando la necessità di un confronto istituzionale più equilibrato e rispettoso.