Gli amici di Michelle Causo, la diciassettenne uccisa a coltellata e abbandonata tra i cassonetti della spazzatura a Primavalle, si sono fatti giustizia da soli, assaltando la casa del killer. Un vero e proprio raid, messo a punto per avere “vendetta”. La polizia li ha poi bloccati, li ha identificati e adesso si procederà con il deferimento all’autorità giudiziaria. (Continua…)
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La morte di Michelle Causo
Michelle Maria Causo è morta lo scorso 28 giugno nel quartiere Primavalle di Roma. La giovane è stata uccisa a coltellate nell’appartamento di un suo coetaneo. La dinamica non è ancora chiara. I due potrebbero essersi incontrati per saldare un debito che il ragazzo aveva nei confronti di Michelle, ma al momento sono ancora ipotesi. Il giovane, di origini cingalesi, è stato tratto in arresto e al Gip ha raccontato che Michelle gli avrebbe puntato la pistola. Lui, dunque, si sarebbe solo difeso, ma le sue dichiarazioni non reggono. Michelle, stando ai risultati dell’autopsia, sarebbe morta in seguito alle ferite d’arma da taglio al collo, all’addome e alla schiena. La giovane avrebbe provato anche a difendersi, ma senza riuscirsi. Dopo l’omicidio, il killer di Michelle ha trasportato il suo corpo in un carrello della spesa e l’ha portato accanto ai bidoni della spazzatura. (Continua…)
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Michelle Causo, distrutta la casa del killer
A mese dall’omicidio di Michelle Maria Causo è stata organizzata una manifestazione che sarebbe dovuta essere pacifica, ma si è trasformata in un vero e proprio assalto all’abitazione del killer. Un gruppo di amici di Michelle hanno sfondato il portone, hanno divelto i sigilli alla porta e sono entrati nell’appartamento dove è stata uccisa la giovane. I ragazzi hanno poi distrutto tutto quello che trovavano a tiro, dai quadri ai mobili. La polizia poi li ha bloccati, li ha identificati e adesso si procederà con il deferimento all’autorità giudiziaria. (Continua…)
Le parole dei genitori
Alla manifestazione erano presenti anche i genitori di Michelle. Il padre ha chiesto l’ergastolo per l’assassino: “Mia figlia a casa non ci torna. Quel ragazzo aveva precedenti per rapina e per aver rubato l’identità alle ragazzine. Tre volte avevano proposto gli assistenti sociali alla madre, che puntualmente li ha rifiutati. Se li avesse accettati, tutto questo non sarebbe successo. E lo Stato non ha fatto niente“. La madre, invece, ha urlato al megafono: “Nessuno vuole la violenza, in primis Michelle, ma il ragazzo deve essere punito come merita. Queste cose devono finire per sempre. Lo Stato faccia il proprio lavoro perché è complice anche lui. Un delinquente del genere non doveva stare a casa. Precedenti c’erano stati e nessuno ha fatto niente“.