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Oggi, 9 marzo, un evento tragico ha scosso la comunità di Spresiano, nella provincia di Treviso. Un giovane di 26 anni ha tragicamente scelto di togliersi la vita, impiccandosi a un palo della linea ferroviaria nei dintorni, dopo essersi allontanato dalla vista delle autorità. Poco prima di compiere questo gesto disperato, il ragazzo aveva brandito un coltello contro il fratello, innescando una catena di eventi culminata nella sua morte.
Gli eventi che hanno preceduto la tragedia sono al momento oggetto di indagine. La situazione si è aggravata verso mezzogiorno quando, in uno stato di notevole turbamento, il ragazzo si è chiuso in casa con sua madre e il fratello più piccolo, minacciando quest’ultimo con l’arma. L’arrivo sul posto dei soccorritori del Suem 118 e successivamente dei carabinieri ha spinto il 26enne alla fuga fino a raggiungere la ferrovia, dove ha deciso di impiccarsi su un pilone della linea Treviso-Udine.
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Circolazione bloccata, ritardi per 90 minuti
L’incidente ha avuto un impatto notevole sulla circolazione dei treni nella zona, causando ritardi fino a 90 minuti e la cancellazione di alcuni collegamenti.
Informazioni pregresse indicano che il giovane presentava sintomi di disturbo psicologico e depressione, un malessere che ora affligge profondamente la sua comunità.
Il sindaco di Spresiano, Marco Dalla Pietra, ha espresso il suo dolore per l’accaduto, commentando: “Oggi è un giorno di grande tristezza per la nostra comunità, per la perdita di un’altra giovane vita.” Ha inoltre offerto la sua vicinanza alla famiglia del giovane, affermando di voler attendere il termine delle operazioni di recupero prima di visitare il luogo dell’evento, in segno di rispetto per il lutto che la famiglia sta vivendo.