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Morte di Totò Schillaci, Stefano Tacconi rompe il silenzio: le sue parole

Il ricordo di Stefano Tacconi

Abbiamo condiviso tanto insieme. Ora posso dire che quando era arrivato alla Juventus era diventato praticamente il mio figlioccio. Era spaesato, preoccupato, non capiva come ambientarsi e io da capitano lo avevo preso sotto la mia ala protettiva” Indimenticabili le partite insieme in Nazionale: “C’erano tante personalità forti, lui era introverso di carattere, gli serviva uno come me per inserirsi. Mi voleva bene e mi permetteva tutto, anche di prenderlo in giro. Dopo il gol in Italia-Australia venne ad abbracciarmi, non potrò mai dimenticarlo. lo porterò sempre nel cuore. Quando ho visto che sarebbe entrato in campo glielo dissi:”Vai e fai gol, questo è il tuo anno”. È andata così ed è corso ad abbracciarmi“. (continua dopo la foto)

stefano tacconi

Ha svelato anche una discussione che Totò ebbe con Roberto Baggio: “Totò attraversava un periodo difficile, era spesso agitato. Roby lo ha visto nello spogliatoio che leggeva il giornale e per scherzare aveva cominciato a dare schiaffetti sui fogli. “Minchia” una volta, due volte, poi tre… Alla fine gli ha tirato un pugno. E Boniperti multò tutti, mica solo loro due, perché la cosa non sarebbe dovuta uscire dallo spogliatoio e invece divenne di dominio pubblico”.

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