Il quotidiano Metropoli News è riuscito ad intervistare il vicino di casa dei genitori della piccola Vittoria Scarpa, morta sabato 11 giugno 2022 al lido Risorgimento di Torre Annunziata. Il vicino ha raccontato cosa sta vivendo la famiglia della bambina in questi giorni. Le sue parole sono veramente strazianti. (Continua dopo la foto…)
La morte della piccola Vittoria
La piccola Vittoria Scarpa è morta sabato 11 giugno 2022 al lido Risorgimento di Torre Annunziata. La bambina si trovava insieme alla mamma e alla sorellina nata da poco. La mamma era sotto all’ombrellone ad accudire la più piccola quando si è accorta dell’assenza di Vittoria. Le ricerche sono partite immediatamente e dopo due ore hanno trovato la bambina ormai priva di sensi in acqua. La piccola è stata trasportata in ospedale, ma ormai non c’era più niente da fare: il suo cuore si è fermato. La Procura ha avviato un’inchiesta sulla triste vicenda per scoprire cosa sia accaduto in quelle due ore in cui nessuno ha avuto notizie della piccola Vittoria. (Continua dopo la foto…)
Elena Del Pozzo, la madre Martina Patti in carcere: cosa sta succedendo
Le parole del vicino di casa
Il vicino di casa dei genitori della piccola Vittoria Scarpa, scomparsa tragicamente sabato 11 giugno 2022 al lido Risorgimento di Torre Annunziata, è stato intercettato dalla redazione di Metropoli News. L’uomo ha voluto raccontare cosa sta accadendo nell’abitazione da domenica, giorno in cui i genitori di Vittoria si sono barricati in casa e stanno elaborando il triste lutto.
Gelsomina Guarro, madre della piccola, pare che ogni volta che vede qualcuno ripete: “Non voglio vedere nessuno, lasciatemi in pace”. Il vicino di casa ha raccontato: “Da stamattina abbiamo visto molte persone, amici e familiari, ma tutti sono andati via subito. Mina non vuole vedere nessuno, ed ha ragione, è comprensibile che vogliano restare chiusi nel loro dolore. Un dolore che nessuno potrà mai capire”. Bruno, papà della piccola, prova a consolare la moglie, ogni tanto però esce fuori per prendere aria e con la testa tra le mani direbbe: “Come posso andare avanti?”.
