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“Morti a 3 e 5 anni”. Tragedia nella famiglia del calciatore di serie A

Il dolore per la perdita di due fratellini giovanissimi

Le vittime accertate di questo folle gesto sono due bambini di soli 3 e 5 anni, figli di Bruno, il cugino di Vitinha. Una notizia confermata con immenso dolore anche dal sindaco di Trévoux, Marc Péchoux, il quale ha sottolineato come la tragedia sia resa ancora più toccante dal fatto che i due piccoli fossero fratelli. Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e del personale medico, i tentativi di rianimazione effettuati sul posto non sono bastati a salvare le loro vite. “I due bambini sono morti dopo i tentativi di rianimazione da parte dei soccorsi”, ha dichiarato ufficialmente il prefetto Mauchet, sancendo la fine di ogni speranza per la famiglia.

I due piccoli sono rimasti intrappolati nelle conseguenze dell’esplosione causata dalla fuga di gas, un evento che ha distrutto la quotidianità di una famiglia che ora si trova a dover gestire un vuoto incolmabile. Mentre la Francia si interroga sulla sicurezza degli edifici e sulla prevenzione di simili gesti estremi, l’attenzione si sposta ora sulla reazione dell’attaccante portoghese e sulle ripercussioni che questo evento potrebbe avere sul suo futuro immediato nel campionato italiano.

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Il futuro di Vitinha tra calcio e necessità familiari

In questo clima di estrema tristezza, la posizione professionale di Vitinha al Genoa passa inevitabilmente in secondo piano, nonostante il suo impatto positivo nella squadra. Il giocatore, che in passato ha vestito la maglia del Marsiglia, era diventato rapidamente un punto fermo nello scacchiere offensivo di Daniele De Rossi, conquistando la fiducia dell’ambiente e dei tifosi. Tuttavia, la gravità del lutto potrebbe portare l’atleta a prendere decisioni drastiche nelle prossime ore, inclusa la possibilità di lasciare temporaneamente l’Italia per raggiungere la Francia e stare vicino al cugino Bruno in questo momento di disperazione.

Il calendario di Serie A prevede per il prossimo turno una sfida delicata a Marassi contro l’Atalanta di Palladino, ma la partecipazione dell’attaccante resta fortemente in dubbio. La società ligure e i compagni di squadra si sono stretti attorno al giocatore, rispettando il suo silenzio e la sua volontà di concentrarsi sulla raccolta fondi, che continua a ricevere adesioni massicce, dimostrando come la solidarietà umana riesca a superare anche le rivalità sportive di fronte a tragedie così immani e ingiuste.

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