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Musica italiana in lutto, morto in un terribile incidente: trascinato così

La figura di Elio Arlandi nella scena blues genovese

Oltre all’aspetto strettamente legato alla cronaca, la morte di Elio Arlandi rappresenta un colpo durissimo per l’ambiente culturale genovese. Chitarrista dei Big Fat Mama, Arlandi aveva contribuito alla nascita e alla consolidazione di una delle band blues più rappresentative del territorio. Insieme a Piero De Luca, Giampiero Esposito e Fiorenzo Bodelli, aveva dato vita a un progetto musicale che, fin dalla fine degli anni Settanta, aveva saputo ritagliarsi uno spazio significativo nella scena locale.

I Big Fat Mama, fondati nel 1979, sono considerati una delle realtà storiche del blues italiano di area ligure. Nel corso degli anni il gruppo ha partecipato a numerose rassegne, festival e serate dal vivo in locali dedicati alla musica dal vivo, contribuendo a far conoscere il blues a diverse generazioni di ascoltatori. La chitarra di Arlandi, caratterizzata da un suono riconoscibile e da un forte legame con la tradizione, era uno degli elementi distintivi della formazione. Molti ricordi condivisi in queste ore sottolineano l’impegno del musicista non solo sul palco, ma anche nel sostenere la vitalità della scena musicale cittadina, tra collaborazioni, progetti paralleli e sostegno a iniziative culturali. Il suo nome è spesso associato a serate di musica dal vivo in piccoli club e spazi aggregativi, realtà fondamentali per la diffusione del blues e delle sonorità afroamericane in Liguria. Un amico lo ha ricordato con parole particolarmente significative, mettendo in evidenza il nesso tra la sua storia personale, la passione per la musica e il mondo del lavoro: il riferimento ai camion, con cui il musicista aveva avuto a che fare per lungo tempo, viene oggi letto come un elemento che rende ancora più amaro l’esito di questa vicenda. Quel legame di anni con i mezzi pesanti viene descritto come un dettaglio che accentua la durezza di un epilogo improvviso e inatteso.

Traffico di tir e mezzi pesanti sulle strade della Liguria

Un martedì drammatico sulle strade della Liguria

L’incidente che è costato la vita a Elio Arlandi non è stato l’unico episodio grave registrato in Liguria nella giornata di martedì 16 dicembre. Nello stesso giorno, infatti, il territorio regionale è stato teatro di altri investimenti mortali, delineando un bilancio complessivo particolarmente pesante e riportando al centro dell’attenzione il tema della sicurezza per pedoni e utenti deboli della strada. In mattinata, a Savona, una giovane donna di 22 anni, Valentina Squillace, ha perso la vita in un altro incidente che ha visto coinvolto un tir. Le dinamiche dei singoli episodi sono differenti, ma il comune denominatore è rappresentato dal coinvolgimento di veicoli di grandi dimensioni in contesti urbani e periurbani, con esiti spesso fatali per chi si trova a piedi. La successione di tragedie registrate nell’arco di poche ore ha portato molti osservatori a parlare di un vero e proprio martedì nero per la Liguria, con tre vittime legate a investimenti da parte di mezzi pesanti. Le amministrazioni locali e le forze dell’ordine stanno analizzando questi casi anche in un’ottica comparata, per individuare eventuali criticità comuni su cui intervenire con urgenza.

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