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Nazionale, chi sarà il nuovo CT: spunta l’ipotesi di un ritorno clamoroso

L’Italia senza pace: post-Lippi tra flop e occasioni mancate

Dal 2006 in poi, la Nazionale ha vissuto una girandola di commissari tecnici, tra illusioni e cocenti delusioni. Dopo Marcello Lippi, il secondo posto di Prandelli a Euro 2012 è rimasto un’eccezione. Antonio Conte ha acceso entusiasmi spenti poi da Ventura, protagonista della mancata qualificazione al Mondiale 2018. L’exploit europeo del 2021 firmato Mancini ha illuso tutti, ma è stato seguito dalla drammatica eliminazione con la Macedonia del Nord. Il tecnico di Jesi ha poi scelto l’Arabia Saudita, lasciando la panchina azzurra nel caos.

Una classifica che preoccupa e un futuro nebuloso

Nel girone I delle qualificazioni ai Mondiali 2026, l’Italia è in grande difficoltà: terzo posto, 3 punti, differenza reti negativa (-1), mentre la Norvegia è già a 12 punti con un +11. Lo spettro dei playoff si fa sempre più concreto. È per questo che Gravina non può permettersi altri passi falsi. Non c’è tempo da perdere: la Nazionale tornerà in campo a settembre e il nuovo CT dovrà farsi trovare pronto.

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Mancini, Gattuso, De Rossi: chi sarà l’uomo giusto?

Tra i nomi più discussi c’è Stefano Pioli, reduce dall’esperienza all’Al-Nassr e in trattativa con la Fiorentina. Ma il suo ingaggio elevato è un ostacolo difficile da superare per la FIGC. Più accessibili e forse più “emotivamente coinvolgenti” sarebbero Gennaro Gattuso, che ha appena lasciato l’Hajduk Spalato, o Daniele De Rossi, già nello staff azzurro a Euro 2020 e reduce da una buona parentesi alla Roma. Entrambi sarebbero figure carismatiche, capaci di dare una scossa emotiva immediata al gruppo.

Resta sullo sfondo anche l’ipotesi Fabio Cannavaro, mentre prende piede quella di Gianni De Biase, tecnico esperto e con una lunga carriera internazionale, ora libero dopo la sua esperienza con l’Azerbaigian.

L’ombra di un ritorno clamoroso

Ma il nome che potrebbe davvero far discutere – e dividere – è quello di Roberto Mancini. Il ritorno del tecnico vincitore di Euro 2020, dopo l’addio frettoloso e criticato per volare in Arabia, sembrava fuori discussione. E invece, secondo alcune indiscrezioni, lui stesso avrebbe aperto alla possibilità di un ritorno, desideroso di riscattarsi dopo la Macedonia. Una mossa che avrebbe dell’incredibile, ma che Gravina potrebbe valutare se le alternative si rivelassero impraticabili.

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