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Neonata lanciata dal balcone, la madre rompe il silenzio: cosa è successo

Neonata lanciata dal balcone: la madre rompe il silenzio, cosa dicono le indagini

Gli investigatori parlano di una fragilità psicologica profonda. La donna era da tempo seguita per una grave forma di depressione post partum, che – secondo quanto emerso – l’aveva portata a rifiutare la figlia fin dai primi giorni dopo il parto. Una crisi che non si è mai risolta e che avrebbe trasformato quella casa in un campo minato, in cui ogni giorno si cercava di evitare che rimanesse sola con la neonata. I familiari, consapevoli del suo stato, non la lasciavano mai da sola con la bambina. Quel giorno, però, sarebbe bastato un attimo di distrazione per trasformare la paura in tragedia. (continua a leggere dopo le foto)

Un’indagine complessa, ma un quadro che si delinea

Il lavoro della procura punta ora a chiarire ogni dettaglio. Si indaga anche su eventuali segnalazioni pregresse, su come sia stato possibile che una donna in condizioni così compromesse potesse essere lasciata in casa con i figli, seppur vigilata. Al momento non risultano misure psichiatriche pregresse o ricoveri recenti. Ma il contesto familiare era consapevole del disagio, tanto che in più di un’occasione, secondo quanto trapela, si sarebbe cercato di chiedere aiuto. Non abbastanza, evidentemente. Nel frattempo, il fratellino sarà seguito da un’équipe di psicologi. Un supporto fondamentale, perché non solo ha visto l’inimmaginabile, ma ha provato a impedirlo, diventando testimone e vittima di un evento che nessun bambino dovrebbe mai attraversare.

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