Chiara Petrolini torna a casa
Attualmente, Chiara si trova agli arresti domiciliari nella villetta di Vignale di Traversetolo, la stessa in cui sarebbero avvenuti i delitti. La decisione di concederle i domiciliari è stata presa dopo il dissequestro dell’abitazione, avvenuto nei primi giorni di dicembre 2024. Tuttavia, il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta della Procura di Parma per la custodia cautelare in carcere, ritenendo che la permanenza in casa non sia adeguata a contenere l’estrema pericolosità sociale dell’indagata. La difesa ha presentato ricorso in Cassazione, e si attende la decisione definitiva. 
La comunità di Traversetolo è sconvolta da quanto accaduto. Il sindaco, Simone Dall’Orto, ha dichiarato: “Una famiglia benestante, integrata nel territorio e senza problemi economici, che viveva in un contesto agiato. Mai nulla che potesse far pensare a una cosa del genere”. (continua dopo la foto)
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Il ruolo dei genitori di Chiara
Il caso ha sollevato interrogativi anche sul ruolo dei genitori di Chiara. Secondo i giudici, la loro capacità di controllo sulla figlia è apparsa insufficiente e inadeguata, considerando che i parti e i presunti omicidi sono avvenuti all’interno della loro abitazione senza che se ne accorgessero. Inoltre, dopo la scoperta del primo neonato, hanno proseguito la loro vacanza fino alla data programmata del rientro, affermando di non voler rovinare il viaggio organizzato da tempo. 
La difesa di Chiara ha presentato una relazione psichiatrica, suggerendo la presenza di una condizione psicopatologica afferente ai disturbi della personalità, che potrebbe avere un impatto sull’imputabilità della giovane. Tuttavia, il Tribunale ha osservato che nessuno, neppure tra le persone più vicine all’indagata, ha mai mostrato di aver colto segnali di eventuali patologie psichiatriche.