Cosa hanno lasciato sul cancello di Chiara
Chiara Petrolini ha portato avanti due gravidanze senza che nessuno se ne accorgesse, dopodiché ha partorito e sepolto i suoi figli in assoluta solitaria (questo è quanto dichiarato, ma ancora in fase di indagine)nella casa in cui viveva con la famiglia. Il cancello dell’abitazione ora è diventato l’albo di mamme e papà che attaccano alla ringhiera fasci di rose bianche, palloncini blu a forma di cuore, lettere rivolte agli “angioletti” e peluche di orsacchiotti tolti ai loro figli “perché loro ne hanno tanti e voi invece non potrete mai giocare”. Oltre il cancello si fermano gli sguardi sul giardino dove i due neonati sono stati sepolti appena nati dalla loro mamma. Un pensiero che fa atterrire chi arriva nella frazione di Vignale e ripete: “È un incubo”.
Anche il “Circolo Baratti”, che si occupa di iniziative culturali e accoglie i giovani della zona, ha voluto agganciare al cancello un pensiero rivolto a tutta Vignale e che inizia così: “Un paese sperduto nel nostro appennino, tranquillo ed operoso, patria di artisti, piange un lutto che non comprende e che non si merita“. Fino a citare i ricordi del passato in cui è inclusa anche Chiara e che diventano “l’unico e vero futuro interiore” e “speranza”(continua dopo la foto)
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Paura in paese
La cittadina dal 20 settembre, quando tutto è iniziato, racconta di ad avere paura e di fare più attenzione a quanto succede fuori dalle proprie abitazioni. Un ragazzo della stessa età di Chiara Petrolini, racconta di aver conosciuto la ragazza e e di frequentare con lei la stessa comitiva. “Fino alla fine ho messo la mano sul fuoco per lei. Ma quando è arrivato l’arresto mi sono dovuto arrendere-racconta-e la sera, dal 20 settembre, quando rientro a casa do le mandate alla porta. Qui nessuno le dà perché ci siamo sentiti sempre sicuri. Adesso io non mi sento più tranquillo.“