L’ordinanza
Nell’ordinanza del gip Luca Agostini Chiara Petrolini, studentessa di scienze della formazione, sostiene di averlo fatto “perché è la prima cosa che mi è venuta in mente“. Per poi aggiungere: “Li volevo, volevo dirlo ai miei genitori ma non ce l’ho fatta”. Dice di essere andata a ballare dopo il secondo parto “perché stavo bene fisicamente e facevo finta di niente“. E aggiunge di essere stata in silenzio con la famiglia “perché non sapevo come dirvelo, avevo paura“.
Il 19 agosto, appena rientrata da New York, nella sala d’attesa della compagnia dei Carabinieri di Parma viene intercettata una conversazione, avvenuta tra la 21enne e i genitori. “Qua andiamo in prigione tutti“, dice la madre. “No, io ci vado. Voi no. Ho fatto tutto da sola“, le risponde la figlia. “Sono cose da criminali, dovevi dirlo a noi. Ti avremmo aiutata”, aggiunge la donna.
“Chiara si parla di omicidio, stiamo scherzando?“, prosegue. “Non l’ho ucciso“, avrebbe detto la ragazza in lacrime, mentendo, secondo quanto sostiene la Procura. “Avevo paura, lo so. Sono rimasta incinta“, aggiunge durante la conversazione. “Ma è successo anche quell’altra volta, quando hai avuto l’emorragia?”, le chiede ancora la madre. “No“, nega. E lo fa mentendo ancora. (continua dopo la foto)
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Le ricerche sul web
Dieci pagine dell’ordinanza sono dedicate alle ricerche che Chiara faceva online, prima del 18 agosto. Da “Come stimolare le contrazioni” a “dormi dormi ninna nanna”, il giorno prima del parto, il 6 agosto, quasi come se ci avesse ripensato. Tra le ricerche ci sono anche “dolori post parto” e “dopo quanto tempo puzza un cadavere”. “Non ho mai partorito un altro bambino“, ha detto però ai carabinieri, ai genitori, alla pm. “Speravo che la pancia crescesse così qualcuno se ne sarebbe accorto“, sostiene. Ma poi cercava di nasconderla: “Andavo vestita come sempre. Facevo quelle ricerche per paura”
Alle pagine 6, 7 e 8 dell’ordinanza ci sono le foto del suo bambino. Ha i piedi incrociati, la testa tonda nascosta tra le braccia, tanti capelli. E un’espressione serena.