Ancora sotto shock i residenti della comunità di Vignale di Traversetolo, un piccolo paese in provincia di Parma. Lo scorso 9 agosto un neonato è stato trovato senza vita nel giardino di una villetta. Dopo settimane di ricerca pare sia stata identificata la madre del piccolo grazie all’esame del DNA effettuato su diversi abitanti della zona.
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Identificata la madre del neonato
Avrebbe un’identità la madre del neonato trovato senza vita lo scorso 9 agosto nel giardino di una villetta di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma a due passi dal territorio reggiano. A portare alla giovane è l’esame del DNA condotto sul corpicino del piccolo: si tratterebbe di una ragazza della zona che aveva tenuta nascosta la gravidanza. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, avrebbe partorito prima della partenza per un viaggio con la famiglia. Il bimbo era stato trovato chiuso all’interno di un sacchetto della spazzatura e a fare la tragica scoperta era stato il proprietario dell’abitazione.
“Lo abbiamo visto in una parte di giardino che si trova tra la nostra e la casa del vicino – aveva raccontato l’uomo in un’intervista a la Gazzetta di Parma – Loro sono in ferie e noi siamo passati di lì nella serata di giovedì e poi nessuno ha più percorso quel vialetto”.
“Quando lo abbiamo visto non volevamo credere ai nostri occhi, abbiamo chiamato subito il 118. Ma è stato inutile, era troppo tardi. È assurdo, sarebbe bastato rivolgersi a qualcuno, persino suonare al nostro campanello e avvisarci. Lo avremmo portato in salvo”, aveva raccontato ancora l’uomo nelle scorse settimane. (continua dopo la foto)
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Le indagini
La giovane, interrogata dai carabinieri, si è chiusa nel silenzio e non ha risposto alle domande. Da alcune indiscrezioni di tratterebbe di una ragazza di circa 20 anni residente in una delle località limitrofe a Vignale di Traversetolo. “Si sta lavorando a ritmo serrato cercando di vagliare tutte le notizie che vengono acquisite – ha detto il procuratore Alfonso D’Avino, intervistato dalla Gazzetta – Al momento non vi sono spunti investigativi da comunicare“. Per effettuare i testi del Dna la Procura di Parma, coordinata da D’Avino, si è affidata al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri (Ris).
Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul neonato e si potrà stabilire l’esatta età, se fosse già morto al momento del parto o quale possa essere stata la causa. Resta ancora avvolto dal mistero il motivo per cui il bambino è stato abbandonato. Eventuali capi di imputazione a carico della giovane saranno la conseguenza di quanto verrà accertato con le indagini.