Latte crudo e rischio di Seu
Nel racconto dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, non ci sono mezze misure: «Nei bambini il consumo di latte crudo e dei prodotti che ne derivano è fortemente sconsigliato. Se non sottoposto a bollitura il rischio di infezione da parte di alcuni batteri è molto elevato e le conseguenze sono davvero molto gravi»
Secondo Bassetti, «la Seu Shigatossina-associata è la forma più comune e si manifesta dopo una diarrea, spesso emorragica, causata dall’infezione da specifici batteri, in particolare Escherichia coli che producono la shiga-tossina». È una patologia subdola ma devastante: principale causa di insufficienza renale acuta nei bambini, può evolvere in complicanze neurologiche, cardiache e in alcuni casi portare alla morte.

Latte crudo, prevenzione e informazione
Bassetti non si stanca di ripeterlo, affermando: «Sono ormai parecchi mesi che metto in guardia dai rischi per i bambini del consumo di latte crudo e dei suoi derivati». La prevenzione è – oggi – l’unica arma: «Per il momento l’eradicazione della malattia è affidata alla prevenzione dell’infezione che, essendo trasmessa per via alimentare, richiede attenzione nell’assunzione di solo latte e latticini pastorizzati». Recentemente, il Ministero della Salute ha pubblicato nuove linee guida per il controllo dei ceppi di Escherichia coli produttori di Shiga tossine nei formaggi a latte crudo, segnalando il rischio e suggerendo l’etichettatura con avvertenze per categorie vulnerabili come i bambini.