
Le profezie di Nostradamus continuano a suscitare un forte interesse mediatico e popolare, soprattutto in prossimità di cambi di anno e di decennio. Anche a ridosso del 2026, le quartine del celebre astrologo francese del XVI secolo vengono riprese, rilette e talvolta adattate al contesto attuale, alimentando curiosità ma anche timori rispetto a possibili scenari futuri.
La raccolta nota come Centurie è composta da centinaia di brevi componimenti in forma di quartina, scritti in un linguaggio fortemente simbolico, allusivo e spesso volutamente oscuro. Questa caratteristica rende le profezie di Nostradamus particolarmente soggette a interpretazioni divergenti, che variano a seconda dell’epoca storica, degli eventi in corso e della sensibilità degli studiosi o dei divulgatori.
Leggi anche: Shock nel cinema, la coppia trovata morta: il sospetto atroce

Le interpretazioni legate all’anno 2026
Con l’avvicinarsi del nuovo anno, alcune letture delle quartine vengono collegate in modo specifico al 2026. Commentatori e appassionati di esoterismo cercano all’interno del testo riferimenti a possibili crisi, conflitti, disastri naturali o svolte tecnologiche, proponendo corrispondenze più o meno forzate con le dinamiche globali contemporanee. In molti casi, tuttavia, tali collegamenti non sono supportati da indicazioni cronologiche precise nel testo originale.
Tra i temi che ricorrono più spesso nelle interpretazioni moderne vi sono le tensioni geopolitiche e le guerre. Alcune quartine che descrivono “battaglie vicine al mare” o “alleanze improvvise” vengono associate ai rapporti fra grandi potenze e ad aree del mondo caratterizzate da instabilità. La possibilità che il 2026 possa essere segnato da nuovi attriti internazionali viene così letta da alcuni come una conferma del presunto valore predittivo dell’opera.
Disastri naturali e cambiamento climatico
Un altro ambito che suscita particolare attenzione è quello dei disastri naturali. Nel testo di Nostradamus compaiono immagini come “fuoco dal cielo” o “terre sommerge”, che diversi commentatori moderni collegano a eventi climatici estremi, a fenomeni meteorologici violenti o a catastrofi come eruzioni vulcaniche, incendi su larga scala, alluvioni e innalzamento del livello dei mari. In questa prospettiva, le profezie vengono talvolta accostate ai timori legati al cambiamento climatico e alla crescente frequenza di eventi atmosferici intensi.
Gli studiosi di impostazione più prudente ricordano tuttavia che le quartine di Nostradamus sono strutturate su simboli e allegorie, e che le immagini di “fuoco dal cielo” o di terre sommerse possono avere anche significati metaforici o spirituali.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva