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Nubifragi, vento e grandine: maltempo, dove si scatena il caos

Venerdì 6 e sabato 7: tregua (quasi) estiva

Le buone notizie, se così si possono chiamare, arriveranno tra venerdì 6 e sabato 7 giugno. I modelli lasciano intravedere un’attenuazione dei contrasti: la fascia temporalesca tenderà a “ritirarsi” verso i rilievi alpini, lasciando le pianure relativamente indenni. Le precipitazioni, laddove si verificheranno, saranno più brevi e localizzate, con intensità decisamente inferiore rispetto al giorno precedente. In pratica, per due giorni il Nord potrà tirare il fiato, seppure con l’ombrello pieghevole a portata di mano. Al Centro-Sud la musica non cambia: sole, sole e ancora sole, condito da qualche innocua nuvola di calore pomeridiana sui crinali appenninici. Le massime continueranno a flirtare con i 35 °C, regalando quella sensazione di estate piena che fa decollare i primi weekend di mare.

Domenica 8 giugno: nuova ondata di instabilità

Chi sperava in una svolta stabile dovrà pazientare. Domenica 8 giugno, secondo le elaborazioni citate da Giuliacci, un nuovo impulso perturbato di origine atlantica varcherà le Alpi. Risultato: i temporali torneranno protagonisti prima sui settori occidentali, poi sul resto dell’arco alpino e su parte delle pianure a nord del Po. Non si escludono eccezioni rumorose fin verso le coste dell’alto Adriatico e della Liguria di Levante. I contrasti termici con l’aria calda preesistente potrebbero innescare nuovamente grandinate e colpi di vento. Al Sud, intanto, l’anticiclone resisterà, mantenendo le giornate pienamente estive, seppure con un lieve ridimensionamento termico a cavallo tra lunedì e martedì successivi.

Perché questa scenografia atmosferica?

La dinamica è la “solita” di inizio estate mediterranea: l’anticiclone africano lascia aperto un corridoio atlantico che sfrutta le prime ondulazioni fresche per infilare impulsi instabili sopra l’arco alpino. La catena montuosa funziona da “trampolino” energetico: l’aria calda e umida pre-esistente sale rapidamente, si raffredda, condensa e parte il fenomeno temporalesco. Se l’anticiclone si spostasse di qualche grado di latitudine più a nord, il tetto anticiclonico coprirebbe anche Pianura Padana e Alpi, blindando il cielo. Fino ad allora, però, il Nord resterà esposto agli sbuffi freschi provenienti dall’oceano.

Consigli pratici: Nord con ombrello, Sud con crema solare

  • Al Nord:
  • Tenere sempre un ombrello compatto e un capo impermeabile nello zaino;
  • Evitare escursioni d’alta quota durante le ore pomeridiane di giovedì e domenica;
  • Prestare attenzione a sottopassi e zone depresse in città soggette a nubifragio: il deflusso dell’acqua potrebbe essere rallentato da caditoie intasate.
  • Al Sud e sulle Isole:
  • Crema solare ad alta protezione, cappello e idratazione costante se si trascorrono lunghe ore all’aperto;
  • Occhio ai colpi di calore per anziani e bambini, soprattutto nelle ore centrali;
  • Monitorare eventuali divieti di accensione fuochi: con temperature oltre i 30 °C e terreni sempre più secchi il rischio incendi sale rapidamente.
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