I danni del terremoto
A seguito delle scosse, le squadre della Protezione civile e i tecnici comunali hanno avviato una serie di verifiche nei punti più sensibili, controllando edifici pubblici, scuole e strutture strategiche. Al momento non risultano danni a persone o cose, né sono state segnalate criticità strutturali. Le autorità locali hanno rassicurato la popolazione invitando a mantenere la calma e a seguire le indicazioni ufficiali.
I sindaci dei comuni dell’Irpinia hanno diffuso comunicati in cui si sottolinea la natura lieve degli episodi sismici: “Non sono emerse situazioni di pericolo. I controlli stanno proseguendo in via precauzionale, ma non ci sono motivi di allarme”. Le amministrazioni raccomandano comunque prudenza e l’adozione di comportamenti adeguati in caso di nuove scosse.
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Sequenza sismica costante della regione
Nei giorni precedenti, la fascia settentrionale dell’Irpinia è stata interessata da una sequenza di micro scosse, con epicentri individuati tra Montefredane, Grottolella e Capriglia Irpina. L’evento più significativo, di magnitudo 3.6, è stato avvertito anche nel capoluogo partenopeo, suscitando preoccupazione tra la popolazione e rinnovando l’attenzione della comunità scientifica sulla zona.
Gli esperti dell’INGV ritengono che questi episodi siano riconducibili a fenomeni di assestamento geologico tipici di un’area ad alta sismicità come l’Irpinia. Il monitoraggio avviene attraverso una rete di sensori e rilevatori attivi 24 ore su 24, in costante collegamento con i centri operativi regionali e nazionali.