Nuovo terremoto in Italia poco fa: scuole ed edifici evacuati. Dov’è successo – Non c’è pace per il nostro Paese, la terra è tornata a tremare nella notte. E non c’è da stupirsi, l’Italia è un luogo del pianeta ad elevata sismicità. Le aree più a rischio sono le Alpi orientali e la la catena appenninica, fino alla Sicilia. Solo la Sardegna e il Salento possono dirsi del tutto asismiche. Ma veniamo al terremoto di oggi, mercoledì 4 ottobre 2023. La scossa è stata molto forte. (continua a leggere dopo le foto)
Leggi anche: Italia, sciame sismico nella notte: 8 scosse di terremoto
Leggi anche: Terremoto in Italia, l’annuncio choc del vulcanologo
Nuovo terremoto in Italia poco fa: scuole ed edifici evacuati
Una scossa di terremoto è stata registrata stamani, mercoledì 4 ottobre 2023, a Bergamo alle 9.07. L’epicentro è stato registrato in provincia, nel paese di Comun Nuovo. La magnitudo è di 3.0. Al momento non risultano danni ad edifici né decessi o feriti. In alcuni comuni sono state evacuate le scuole in attesa dei sopralluoghi dei vigili del fuoco. (continua a leggere dopo le foto)
Leggi anche: Fine del mondo, spunta l’inquietante profezia ecco la data
Leggi anche: Terribile incidente in Italia, tir esce di strada e vola nella scarpata per 60 metri
Terremoto a Bergamo: l’epicentro nel paese di Comun Nuovo
Come riferisce «Leggo», dopo la scossa di terremoto a Bergamo, di magnitudo 3, registrata poco dopo le 9 di stamani, sono stati evacuati in via precauzionale alcuni edifici pubblici nei comuni di Caravaggio e Triviglio. Nello specifico a Caravaggio le persone hanno lasciato gli uffici comunali e il Liceo Galileo.A Triviglio, gli studenti sono stati invitati ad abbandonare l’Itis di via Galvani e la scuola primaria di via Giussani. La paura è stata tanta tra i residenti. (continua a leggere dopo le foto)
Terremoto a Bergamo: la terra torna a tremare in Italia
L’Italia, come dicevamo in apertura, ha una pericolosità sismica medio-alta e una vulnerabilità molto elevata. Le regioni con il maggiore rischio sismico sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia. Fanno parte invece della Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Appartengono alla Zona 3 (rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte.
