Le Olimpiadi vanno avanti e continuano le polemiche per quanto riguarda le acque della Senna. Dopo i due allenamenti annullati e il rinvio delle gare in programma martedì a causa del forte inquinamento, ieri sono andate in scena le prime due prove di triathlon, maschile e femminile a Parigi. Una gara massacrante per gli atleti che hanno accusato malori improvvisi.
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Olimpiadi, choc dopo la gara di Triathlon
Le immagini del canadese Tyler Mislawchuk sono subito diventate virali. L’atleta 29enne dopo aver chiuso col tempo di 1:44:25 al nono posto in classifica, visibilmente esausto, si è subito buttato a terra e ha iniziato a vomitare in maniera abbondante. “Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato 10 volte. Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo“, ha dichiarato subito dopo. Mislawchuk non è stato l’unico a patire le condizioni ambientali proibitive e la durezza della prova: altri atleti sono stati visti sdraiarsi sul materassino al traguardo dopo aver completato il percorso che li aveva completamente distrutti.
Diversa la conclusione di Jolien Vermeylen, triatleta belga. Arrivata 24esima al traguardo, la rappresentante del Belgio ha ammesso invece di essere preoccupata: “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo’.”. “La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”, si è lamentata la belga. (continua dopo la foto)
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La Senna inquinata da 100 anni
Dubbi e perplessità non si fermano per quanto riguarda le acque della Senna. Dopo il peggioramento della qualità dei giorni scorsi, dovuto alle forti piogge cadute fra venerdì e sabato scorso, le analisi effettuate nelle prime ore del mattino hanno dato esito positivo: fiume balneabile e atleti autorizzati a gareggiare nella doppia gara di triathlon maschile e femminile. Quella maschile era stata inizialmente rinviata a causa della presenza nelle acque del fiume parigino del batterio Escherichia Coli, riscontrato a livelli superiori rispetto ai limiti consentiti.
Nonostante le condizioni proibitive, la gara è stata vinta dal britannico Alex Yee, seguito dal neozelandese Hayden Wilde e dal francese Leo Bergere. Nella categoria femminile, la vittoria è andata alla francese Cassandre Beaugrand, che ha regalato al pubblico parigino un’emozionante medaglia d’oro, seguita dalla svizzera Julie Derron e dalla britannica Beth Potter.