Le olimpiadi a Parigi non stanno procedendo proprio nel migliore dei modi e questo ormai l’hanno capito praticamente tutti. Gregorio Paltrinieri ha denunciato le condizioni in cui gli atleti vivono all’interno del Villaggio Olimpico, dove a causa della mancanza di aria condizionata, non riesce a riposare. Un’altro campione italiano ha trovato una soluzione.
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Olimpiadi, il campione italiano beccato a dormire in strada
Nei giorni scorsi Gregorio Paltrinieri e Thomas Ceccon si sono lamentatati del caldo nelle stanze del Villaggio olimpico, prive di aria condizionata. Nella notte tra sabato e domenica il nuotatore azzurro è stato ripreso dal canottiere arabo Husein Alireza mentre schiacciava un pisolino sul parco adiacente, sdraiato su un asciugamano. Il video surreale fatto da un atleta straniero evidenzia il nuotatore e medaglia d’oro dell’Italia nei 100m dorso maschile sdraiato su un prato con tanto di divisa e borsone della delegazione azzurra. (continua dopo la foto)
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La denuncia
Gregorio Paltrinieri ha rilasciato un’intervista molto pesante dopo questa sua nuova esperienza alle Olimpiadi, che lo sta portando ad ottenere ottimi risultati. Ma se dal lato sportivo le cose vanno bene, parlando di come vivono gli atleti quotidianamente nel villaggio olimpico, ci sono aspetti che non gli vanno affatto a genio e che ha denunciato. “Penso di poter parlare con cognizione di causa, essendo questa la quarta olimpiade alla quale partecipo. Per questo dico che un’organizzazione così scadente non l’avevo mai incontrata prima“, ha detto l’atleta che sottolinea che in camera non c’è l’aria condizionata e “non mi addormento mai prima delle due di notte: fa troppo caldo e in queste condizioni riposare diventa complicatissimo. Non si possono trattare gli atleti in questa maniera: non siamo tutelati, è una mancanza di rispetto troppo evidente”.
Anche Ceccon, durante un’intervista subito dopo l’eliminazione dalla finale dei 200 metri dorso in cui si era classificato con il nono tempo, ha deciso di lamentarsi: “Si mangia male, fa caldo e non c’è l’aria condizionata. Molti atleti si spostano e se ne vanno“. Ceccon parlò tempo fa dell’importanza di dormire per recuperare dalle fatiche specie in competizioni come le olimpiadi, dove tra una gara e l’altra ci sono spesso poche ore o giorni di differenza: “La concentrazione conta ma concedendosi qualche distrazione per riposare il fisico, soprattutto quando si vivono Europei o Mondiali con tante gare a poca distanza”.