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Olimpiadi, gli effetti choc della Senna sulle nuotatrici italiane

Olimpiadi, graffi sulle braccia delle nuotatrici italiane dopo i 10 km nella Senna

Perché le atlete italiani presentavano graffi vistosi sulle braccia dopo la gara? Se li sono procurati mentre nuotavano rasentando l’argine della Senna, sfregando gli arti contro i muretti e i cespugli di erbacce incontrati lungo il percorso. Per quale motivo dovevano restare il più possibile nei pressi del bordo? Per evitare la potente corrente del fiume. “Se ti allargavi anche di 20 centimetri la sentivi bella forte. Anzi a ogni giro lo era sempre di più e in certi punti era impossibile pensare di procedere contro corrente. Anche trovare sempre la posizione giusta ai giri di boa era un’impresa perché tutte cercavano il passaggio corretto, migliore per non finire risucchiati cento metri più giù”, ha detto la Taddeucci alla quale fa eco la compagna di gara. (Continua dopo le foto)

“Ho cercato di tenermi quanto più sotto possibile. All’inizio, durante il primo giro, era terribile perché avevamo il sole contro e non si vedeva niente”, le parole della Gabrielleschi riportate da Fanpage. Le ragazze dopotutto non avevano mai provato il percorso. La cosa più saggia da fare era dunque evitare la corrente.

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